Il Gruppo di acquisto della Diocesi. Supporto per le comunità sul fronte energia e gas
La Diocesi di Padova ha istituito da alcuni anni, sulla traccia dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, un Gruppo di acquisto per la fornitura di energia elettrica e gas naturale.
La scelta di mettersi insieme tra parrocchie ha lo scopo di favorire una cultura di conversione ecologica utilizzando energia da fonti rinnovabili, oltre che risparmiare risorse economiche grazie alla forza del gruppo di acquisto. Dal 2017 il gruppo – che lo scorso ottobre contava 242 parrocchie ed enti collegati alla Diocesi per la fornitura di energia elettrica, e 185 per il gas naturale – acquista energia certificata verde.
Il Servizio amministrativo della diocesi negozia annualmente, con il supporto di uno studio di consulenza indipendente, la fornitura di energia e gas in base alle offerte più convenienti. Per il 2022 il fornitore è in fase di sostituzione rispetto a quello in essere negli anni precedenti, scelto fra otto importanti operatori di mercato proprio per le migliori condizioni offerte in termini di spread e di azzeramento della componente fissa mensile. A fronte della numerosità delle controparti, si è deciso inoltre che quest’anno il contratto sarà sottoscritto direttamente dalla Diocesi (e non dalle singole parrocchie/enti) che agirà come mandatario per conto degli aderenti.
«Sono giorni segnati da grande incertezza e volatilità sui mercati energetici – sottolinea l’ing. Giandonato Loporcaro, consulente energetico della Diocesi di Padova – l’aumento delle quotazioni di energia elettrica e gas è dovuta a scarsità nell’offerta. Dallo scorso settembre infatti la Russia, il più grande fornitore per l’Europa di gas (fornito prevalentemente attraverso la rotta dell’Ucraina) ha deciso di inviare solo lo stretto necessario, facendo scattare il rialzo dei prezzi; l’operazione è stata messa in atto con ogni probabilità per convincere i Paesi europei a far partire il prima possibile il gasdotto Nord Stream 2. Il picco dei costi energetici si è registrato a dicembre scorso; fino a qualche giorno fa, invece, i prezzi stavano pian piano calando, ora però c’è di nuovo incertezza a causa della guerra. Credo comunque poco probabile, anche se non impossibile, che il flusso di gas russo venga interrotto perché la Russia ha bisogno dei pagamenti europei...».
L’incerta situazione internazionale porta a guardare con ulteriore interesse ai Gruppi di acquisto come quello diocesano che affiancano le comunità, cercando di assicurare risparmi in fattura. «Se saremo capaci di crescere ancora – scriveva a novembre scorso don Gabriele Pipinato, vicario episcopale per i beni temporali della Chiesa – la forza contrattuale sarà sempre maggiore e ci aiuterà a ottenere i prezzi migliori sollevandoci dalla fatica di dover sostenere quotidianamente le sollecitazioni del mercato».