Grumello. A Novella Sacchetto e Maurizio Fanton il mandato nell’ambito del progetto “Famiglie in collaborazione pastorale”
Grumello. Sabato 20, alle 18.30 nella chiesa parrocchiale, viene conferito a Novella Sacchetto e Maurizio Fanton il mandato nell’ambito del progetto “Famiglie in collaborazione pastorale”. Punto di riferimento per la comunità affiancando gli operatori pastorali
Un altro tassello importante viene posto nel progetto della Diocesi di Padova “Famiglie in collaborazione pastorale”. Sabato 20 novembre nella parrocchia di Grumello – nell’unità pastorale che comprende anche Piovene e Rocchette – durante la messa delle 18.30 don Riccardo Comarella, incaricato del vescovo Claudio per il progetto conferisce ai coniugi Maurizio Fanton e Novella Sacchetto il mandato di servizio pastorale per la stessa comunità.
Pensionati – ma solo sulla carta – tre figli e nove nipoti, fino a poco fa residenti a Thiene, per quarant’anni hanno frequentato attivamente la parrocchia di San Sebastiano. «In questo nuovo inizio – affermano Maurizio e Novella – ci accompagnano la gioia di sperimentare che per il Signore non si va mai in pensione, poi la gratitudine alla Chiesa diocesana che accoglie il nostro desiderio di poter dare il nostro contributo in questo tempo di cambiamento e rigenerazione delle parrocchie e della pastorale».
Certamente questa esperienza è accompagnata anche da un certo timore in quanto «lasciamo un “certo” per un “incerto”» confidano. La storia di questa nuova avventura trova i suoi presupposti diversi anni fa: i coniugi Fanton con i loro tre figli, vivono l’esperienza missionaria in Ecuador come fidei donum della Diocesi di Padova. Rimangono tre anni, dal 1993 al 1996: laici accanto a religiose e sacerdoti, lavorando insieme con pari dignità tra i ministeri ecclesiali.
«Il nostro “sì” di oggi sicuramente affonda le radici proprio in quell’esperienza di Chiesa in comunione» affermano.
Quindi il loro impegno successivo si dispiega su molteplici fronti: i corsi di italiano per donne straniere, il dialogo interreligioso, l’animazione missionaria vicariale, l’impegno in politica di Maurizio come presidente del consiglio comunale di Thiene e altro ancora. Negli ultimi tempi, Novella e Maurizio «hanno espresso la disponibilità per un impegno più stabile in parrocchia – racconta don Riccardo Comarella – Accogliendo questo loro desiderio, con don Leopoldo Voltan, vicario per la pastorale, abbiamo cercato una parrocchia capace di permettere a questo progetto di realizzarsi».
Per la comunità di Grumello si è aperto questo spiraglio e dopo aver consultato i diversi organismi parrocchiali, si è decisa la fattibilità dell’iniziativa. Il servizio della famiglia Fanton, che risiederà in canonica, «sarà quello di inserirsi nella vita della parrocchia senza sostituirsi agli operatori pastorali già presenti, ma affiancandoli e offrendosi come punto di riferimento della comunità, in stretta collaborazione con il parroco e gli organismi di comunione» spiega don Romeo Presa, parroco moderatore dell’up di Piovene. «Si chiede a Novella e Maurizio – evidenzia don Comarella – di dare un volto familiare alla comunità, infondendo entusiasmo e fiducia alle varie espressioni pastorali, a sostegno di una presenza laicale sempre più lieta e significativa». L’esperienza di Grumello è solo l’ultima in ordine temporale dopo l’avvio in Diocesi, nel 2019, del progetto “Famiglie in collaborazione pastorale”. Situazioni simili sono presenti nella canonica di San Leopoldo a Ponte San Nicolò, nella parrocchia di Turri a Montegrotto, nella casa canonica dell’Immacolata a Padova. Collaborazioni consolidate sono quelle di Calaone, sui Colli Euganei, e del Bassanello.
«Ogni esperienza ha caratteristiche diverse – conclude don Riccardo Comarella – perché non è costruita a tavolino, ma nasce e cresce con i protagonisti che “interpretano” il progetto diocesano».
Testimoniare vita fraterna e comunitaria
Sono due le finalità del progetto “Famiglie in collaborazione pastorale”, come indicato nello statuto: offrire un servizio di collaborazione pastorale alle comunità parrocchiali, in particolare quelle senza parroco residente; testimoniare e promuovere all’interno delle comunità parrocchiali la vita fraterna e comunitaria in un contesto di prossimità e vita comune.