Gmg. Da Saccolongo pellegrini a Lisbona, in bici
Un percorso verso la Giornata mondiale della gioventù improntato sulla fraternità e sulla conoscenza di luoghi e storie sempre diversi: è questa la proposta dei giovani della parrocchia di Saccolongo, che hanno deciso di raggiungere Lisbona in sella alla propria bicicletta.
Un’iniziativa che segue quanto avvenuto nel 2016, in occasione della Gmg di Cracovia e da cui il gruppo di organizzatori è partito per strutturare l’itinerario di quest’anno, basato su ventuno giorni di pedalata. «Come allora – racconta uno degli organizzatori, Gabriele Norbiato – sarà presente con noi anche don Francesco Dal Sasso, che ritroverà quasi lo stesso gruppo che ha partecipato all’esperienza in Polonia». Originari di Saccolongo e dintorni – oltre al sacerdote e a un giovane di Vicenza venuto a conoscenza della proposta tramite il sito della Diocesi – gli otto “ciclisti” (ai quali si aggiungono due persone alla logistica e un parrocchiano che si unirà a Montpellier) si preparano a intraprendere il loro percorso il prossimo 15 luglio per arrivare a Lisbona il 4 agosto. «Abbiamo pensato – continua Norbiato – di prevedere due soste, una a Lourdes e l’altra a Salamanca, dividendo così in tre parti il nostro viaggio, che prevede al giorno circa 130 chilometri in sella alla bici da effettuarsi in otto ore». Strutturato l’itinerario, i giovani ora stanno cercando anche delle strutture che li possano ospitare alla sera (oltre che raccogliere fondi per partecipare): «Stiamo mandando in questi giorni delle mail di presentazione – prosegue l’organizzatore – ma abbiamo già trovato i primi cinque luoghi di sosta in parrocchie dove, riprendendo quanto fatto nel 2016, avremo sia degli incontri di conoscenza con la realtà locale sia i momenti della preghiera serale e mattutina prima di riprendere il percorso. La nostra idea non è quella di proporre un semplice viaggio di piacere ma un pellegrinaggio». Come successo per Cracovia, la scelta della bicicletta contribuirà a rendere particolare questa Gmg portoghese: «L’aspetto più bello che ho sperimentato qualche anno fa – ricorda Norbiato – è stato proprio l’accoglienza delle persone che conoscevamo per la prima volta un paio d’ore alla sera, per poi salutarle nuovamente il mattino seguente. Poter apprezzare quotidianamente questo gesto di gratuità da parte di uomini e donne guidati dallo spirito cristiano ci faceva arrivare a sera sempre con il sorriso. Grazie a questo tipo di viaggio e alla conoscenza di storie e luoghi sempre nuovi, si è arrivati quindi alla Gmg con una carica che ha trovato massimo compimento, in Polonia, con la camminata verso il “Campo della Misericordia”. In quel momento conclusivo dell’esperienza si vive l’espressione più alta della condivisione e del ritrovo delle diversità del mondo».
Riccardo Rocca