Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni: Un cuore capace di ascoltare
55a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni: domenica 22 aprile in tutte le parrocchie. A tema il discernimento, che tornerà nel Sinodo dei vescovi sui giovani a ottobre. Lunedì 23 in Seminario, in corrispondenza con la scuola di preghiera, la veglia diocesana per le vocazioni con il vescovo Claudio. Al centro la Parola e l'adorazione.
«Dammi un cuore che ascolta». È la preghiera del giovane re Salomone, che chiede al Signore non ricchezze, non lunga vita, non vittoria sui suoi nemici, ma la sapienza e la capacità di discernere. Ed è anche la frase che la Chiesa italiana, a partire dal messaggio di papa Francesco, ha scelto per la 55a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni di domenica 22 aprile.
Il discernimento nella Chiesa
«La Chiesa italiana – sottolinea don Silvano Trincanato, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale per le vocazioni – ha deciso di sottolineare quello che è l’esercizio del discernimento, un esercizio necessario per l’accompagnamento vocazionale che negli ultimi anni è stato quanto mai rivalutato grazie agli interventi di papa Francesco».
Ascoltare, discernere, vivere. Sono i verbi che il papa individua nel suo messaggio. Per la propria vita, ma anche come comunità per il futuro del nostro essere Chiesa. «Il discernimento è una sfida che ben si sposa con il cammino che tutta la Chiesa sta facendo verso il Sinodo che i vescovi, in autunno, dedicheranno a “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”». Padova ci arriverà pronta: «Il discernimento è un esercizio caro anche alla nostra Diocesi, perché lo stiamo vivendo nel nostro Sinodo, ma lo valorizziamo anche nei gruppi vocazionali, nella formazione degli operatori e in tante altre esperienze diocesane, nonché nell’ufficio di pastorale della famiglia che affianca la vita di tante coppie e di tanti sposi».
In ascolto
«Mettersi in ascolto non è un solo un atteggiamento fisico, ma è soprattutto un’azione spirituale». Manuel Gallo, 28enne di Villafranca Padovana, di professione agronomo, da più di un anno è componente del consiglio diocesano per le vocazioni. «All’inizio avevo preso questo impegno sottogamba – confessa – poi però effettivamente, con il passare del tempo, mi sono reso conto di quanto fosse importante per tutti coltivare la propria vocazione. Aiutare gli altri a scoprirla e a viverla è proprio una dimostrazione dell’amore cristiano verso il fratello. Vogliamo che il fratello stia bene, e perché questo accada è necessario che trovi la sua strada».
Non si tratta soltanto di capire “che cosa il Signore desidera per noi”. Ma di viverlo. «Vocazione è la chiamata a diventare protagonista della propria vita, non accontentandosi di fare esperienza delle cose a metà». E se una cosa è bella, diventa naturale condividerla: «Pregare per le vocazioni dedicando un’intera domenica a questo scopo ci permette di condividere, all’interno delle nostre comunità, percorsi ed esperienze. In questo modo le comunità si allargano e la preghiera diventa un collante capace di unire: a contatto con queste storie e con queste esperienze si può avere l’opportunità di aprire gli occhi e di vedere, di aprirsi ai percorsi e alle opportunità che ci vengono offerte grazie all’esempio di chi sta più avanti a noi nel cammino».
La giornata mondiale di preghiera per le vocazioni a Padova
L’ufficio diocesano di pastorale per le vocazioni ha redatto e recapitato prima di Pasqua a ogni parrocchia un bustone pieno di materiali utili ad accompagnare la giornata mondiale di preghiera. «Prima di tutto – ricorda don Silvano Trincanato – è stata inserita una scheda con i suggerimenti per l’animazione eucaristica della quarta domenica di Pasqua. Nella busta ci sono delle tracce per le preghiere dei fedeli a indirizzo vocazionale per tutte le domeniche del periodo di Pasqua. Dato poi che siamo vicini al mese di maggio, alla devozione mariana, c’è un sussidio per la preghiera del Rosario con una speciale attenzione alle vocazioni». Altri materiali comprendono editoriali per i notiziari parrocchiali e i manifesti per accendere i riflettori sulla ricorrenza.
La veglia diocesana di preghiera per le vocazioni
Anche quest’anno la veglia diocesana di preghiera per le vocazioni coincide con una tappa del percorso della scuola di preghiera organizzata dal Seminario di Padova. L’appuntamento è lunedì 23 aprile, alle 20, al Maggiore.
Si comincerà con il consueto buffet nel refettorio, al termine del quale i partecipanti saranno divisi in tre gruppi per ascoltare tre distinte testimonianze a partire dai tre verbi che papa Francesco ha voluto sottolineare nel suo messaggio per la Giornata mondiale di preghiera: ascoltare, discernere, vivere. Dopo le testimonianze, i giovani si raduneranno nella chiesa del Seminario per unirsi in preghiera con il vescovo Claudio. Non mancherà il confronto con la Parola di Dio e con la riflessione del vescovo, un invito a fermarsi in adorazione davanti a Gesù eucaristia per chiedere il dono del discernimento vocazionale, a qualunque punto del percorso ci si trovi.
«Come nelle altre serate della scuola di preghiera – conclude don Silvano Trincanato – tutti i partecipanti potranno incontrarsi personalmente con un prete, sia per un dialogo personale che per la confessione».