Fraternità e formazione per i preti padovani. «Bello il confronto tra preti della stessa età. E si allargasse ai più giovani?»
Giorni di fraternità e formazione. Positiva l’esperienza vissuta da un gruppo di sacerdoti della Diocesi ordinati fino al 1975. Hanno riflettuto sul Sinodo diocesano e su come hanno vissuto la pandemia
«Quella di Cavallino non è stata la mia prima esperienza, e ogni volta sono felice di ripeterla. Mi piace il confronto con altri preti che stanno vivendo la mia stessa età»: così don Danilo Isati, parroco di Galzignano Terme, racconta come ha vissuto le giornate di fraternità e formazione al Cavallino che, dal 4 al 6 ottobre, hanno coinvolto un gruppo di sacerdoti della Diocesi di Padova ordinati fino al 1975. «Quest’anno, in particolare, è stato organizzato tutto in modo più semplice: lo dico in senso positivo – continua don Danilo – I diversi impegni erano più diluiti nelle tre giornate e ciò ha permesso di vivere tutto in modo più rilassante e di riflettere meglio sui temi proposti. Ciò che mi è piaciuto maggiormente è stato il confronto sulla pandemia coordinato da don Giovanni Molon, con l’invito a scegliere il riferimento biblico che ci ha maggiormente aiutato a vivere questo periodo difficile».
Nelle tre giornate si sono alternati momenti di preghiera liturgica, con la celebrazione dell’eucarestia, ad altri di approfondimento individuale e comunitario. Il primo giorno, in particolare, con l’aiuto di don Leopoldo Voltan il gruppo si è confrontato sul Sinodo diocesano; il secondo, don Giovanni Molon ha coordinato le narrazioni sul tema “Con parole nostre. Punti di rottura e germogli nell’esperienza dei preti di Padova”; mercoledì, don Giuliano Zatti ha introdotto “Qualche buona pratica a proposito di preti anziani”. I tre giorni si sono conclusi con l’eucaristica presieduta dal vescovo Claudio.
«Ho apprezzato il suo invito a sentirci Chiesa, un aspetto molto importante soprattutto in un’età in cui si percepisce la propria fragilità – commenta don Mario Salmaso, parroco di San Gregorio Barbarigo di Padova – Al di là dei temi che vengono affrontati, queste occasioni di confronto ci fanno riscoprire la fraternità. Lancio una proposta per i prossimi incontri: estendere, se possibile, la partecipazione a queste giornate anche a sacerdoti più giovani, in modo che il confronto tra di noi diventi ancora più costruttivo».
«Vedere preti che hanno raggiunto un’età alla quale potrei arrivare anch’io, e osservare gli aspetti più o meno positivi del tempo che passa, ci fa riflettere sui cambiamenti che gli anni operano su di noi e ci invita a prendere coscienza dei nostri limiti e a smussare un po’ le nostre eventuali rigidità» conclude don Isati.