Don Valerio Bortolin, un anno dopo
Don Valerio era nato a Guia San Giacomo di Valdobbiadene nel 1954 ed è tornato alla casa del Padre mentre si trovava tre le vette amate. Due messe, il 10 giugno, e una stele commemorativa a Casera Ere.
È già trascorso un anno dalla tragica escursione in montagna durante la quale don Valerio Bortolin, docente di filosofia presso la Facoltà teologica del Triveneto e all'Issr di Padova, è tornato alla casa del Padre. Domenica 10 giugno, in occasione del primo anniversario della morte, sono previste due iniziative per ricordarlo.
Anzitutto la celebrazione di una messa alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Guia San Giacomo di Valdobbiadene (TV) – paese dove don Valerio era nato il 6 aprile 1954 – e poi la visita alla tomba nel cimitero adiacente la chiesa. Nella stessa giornata viene anche benedetto un cippo in suo ricordo collocato nei pressi del rifugio Casera Ere (m. 1297, una splendida radura ai piedi del Piz, sul versante meridionale del monte Pizzocco, m. 2186): esattamente il luogo in cui don Valerio ha concluso la sua esistenza terrena. A seguire, la celebrazione di una messa alle 11 circa presieduta da don Gaudenzio Zambon.
Chi desidera raggiungere Casera Ere, sopra San Gregorio nelle Alpi, può parcheggiare l’auto in località Roncoi di Fuori oppure presso il piccolo parcheggio successivo, raggiungibile salendo lungo una stradina asfaltata e seguendo le indicazioni verso il Rifugio Ere. Da questo ultimo parcheggio si continua a salire a piedi per un’ora e mezza lungo una strada sterrata. Pranzo al sacco; il rifugio è aperto.