Dal 18 al 25 agosto pellegrinaggio in Terra Santa. La meta? Un sepolcro vuoto
Dal 18 al 25 agosto l’Ufficio pellegrinaggi della Diocesi di Padova ripropone, dopo un anno di pausa a causa della situazione sanitaria mondiale, il tradizionale pellegrinaggio in Terra Santa.
Un incontro con la terra di Gesù, con i luoghi della sua vita pubblica, della sua presenza nella storia degli uomini. «Lo faremo – specifica don Gianandrea Di Donna, direttore dell’Ufficio diocesano per la liturgia e guida spirituale durante il viaggio – ripercorrendo le tappe della storia del Verbo incarnato, partendo dall’incarnazione e quindi dall’infanzia a Nazareth e poi attraversando la Galilea, ripercorrendo tutti i luoghi nei quali il Signore si è manifestato al mondo, in quella che i Vangeli chiamano la “vita pubblica” fino al giungere, come momento culminante del pellegrinaggio, a Gerusalemme, la città della Pasqua del Signore, in cui il viaggio troverà il suo punto più alto nella basilica del Santo Sepolcro dove ucciso, sepolto, resuscitato, ha vinto la morte e si è proclamato Signore dell’Universo».
Non un viaggio dove si ripercorrono semplicemente i luoghi di culto, le tappe, i monumenti, ma è prima di tutto un itinerario spirituale che conduce il pellegrino nel luogo della tomba vuota. «Dico sempre ai pellegrini – afferma infatti don Di Donna – che non andiamo in Terra Santa, ma in un sepolcro vuoto, testimonianza più di ogni altro luogo della vittoria del Signore sul peccato e sulla morte. Questo è il senso spirituale del pellegrinaggio».
Nel programma quindi ci sarà la Galilea, con grande rilevanza non solo a Nazareth, ma anche e soprattutto al lago di Tiberiade, visitando i parchi archeologici, la città, il monte delle Beatitudini, Migdal, Cafarnao, e i luoghi della vita pubblica del Signore e poi in Giudea, Betlemme e i luoghi della memoria della nascita al mondo del Signore e da lì a Gerusalemme con le memorie dell’Antico e Nuovo Testamento.
«Un aspetto particolare di questo viaggio – continua il direttore dell’Ufficio per la liturgia – è che insieme agli aspetti di ordine biblico, archeologico, spirituale, c’è l’incontro con i luoghi naturali di questo territorio, come il Giordano, la Samaria, il deserto di Giuda, quello delle Tentazioni, il luogo del battesimo, il mar Morto. Luoghi affascinanti da un punto di vista della natura, e che sono stati teatro della presenza dell’Antico Testamento, di Mosè, dell’arrivo del popolo di Israele, luoghi anche del Nuovo Testamento. Quindi all’aspetto spirituale, si unisce quello legato alla natura, ricco di fascino e bellezza, interessante per conoscere l’ambiente che è stato scenario della rivelazione».
Informazioni: servpellpd@gmail.com. In caso sia stata inviata una mail all'indirizzo precedentemente comunicato, si prega di ri-inviarla al nuovo.
Certificato vaccinale anche in lingua inglese
Per il pellegrinaggio – che prevede un ristretto gruppo di partecipanti – è richiesta la vaccinazione per il Covid 19 in due dosi, effettuata almeno 14 giorni prima della partenza e avere il certificato vaccinale anche in lingua inglese.