Cuamm. Presentato a Padova il report del 2019. I dati di un anno di impegno "Con l'Africa"
201.119 parti assistiti, 33.393 trasporti in ambulanza per emergenze ostetriche, 539.672 visite pre e post natali per un totale di 2.711.257 pazienti trattati.
Presentato oggi a Padova il Report annuale 2019 che racchiude le principali attività di Medici con l’Africa Cuamm, in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana. Non si tratta solo di numeri, oltre i dati ci sono le storie e le vite di migliaia di persone. A ogni gesto gratuito e di fiducia, corrispondono persone curate, mamme aiutate nel momento del parto, bambini malnutriti che riprendono a sorridere, giovani formati che realizzano i propri sogni. E ancora: strutture riabilitate, comunità e villaggi sensibilizzati, malati accompagnati nel loro percorso di guarigione.
«È difficile racchiudere in poche parole un anno di impegno: meraviglia, riconoscenza, bellezza e fiducia, stupore e tenacia nel fare il bene. Nel 2019 abbiamo proposto il messaggio: “Lo stesso futuro”, è quello negato a tante donne e bambini in Africa, il futuro che siamo impegnati a costruire e ricostruire ogni giorno sul campo. Un filo rosso spezzato che va riannodato a partire dal nostro impegno personale e quotidiano. Solo così costruiremo un unico futuro, lo stesso, e sarà più ricco e bello per tutti – spiega don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm -. E oggi più che mai vale questo proposito: in questo 2020 “ferito” sentiamo ancora più forte e vivo il desiderio di ricominciare a vivere e a impegnarci in Africa. Non abbiamo mai abbandonato i nostri ospedali durante questo periodo di lockdown e ora, nelle prossime due settimane, partiranno per l’Africa 16 nuovi cooperanti, e da qui ai prossimi 2 mesi, saranno 40».
Il 2019 ha visto gli operatori di Medici con l’Africa Cuamm impegnati in 8 paesi dell’Africa a sud del Sahara (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda), in 23 ospedali e 855 strutture sanitarie. È stato un anno di grandi sfide e situazioni drammatiche come la devastazione causata dal Ciclone Idai che si è abbattuto sulla città di Beira, in Mozambico, e che ha provocato oltre 600 morti, 146.000 sfollati e 1.850.0000 persone bisognose di cibo e acqua. Altro fronte caldo è stato il Sud Sudan, paese fragilissimo e sempre in una situazione di instabilità, dove investire in salute diventa strumento per costruire concretamente la pace. Allo stesso tempo, tanti sono i risultati raggiunti: in Sierra Leone, la messa in funzione del NEMS, il primo servizio nazionale per le emergenze sanitarie, con 80 ambulanze che percorrono il paese e che in un anno hanno effettuato 33.393 trasporti.
«Il lavoro e la dedizione di 4.777 operatori impegnati in prima linea per la salute delle fasce più fragili della popolazione ha portato risultati importanti – sottolinea Fabio Manenti, program manager del Cuamm -: 201.119 donne sono state assistite durante il parto; 33.393 sono stati i trasporti effettuati per emergenze ostetriche e parti; 539.672 le visite pre e post natali; 7.211 i bambini trattati per malnutrizione acuta. Come Medici con l’Africa Cuamm ci sta poi molto a cuore la formazione, perché dà la speranza di un futuro migliore che si costruisce insieme: 4.831 sono stati gli operatori sanitari locali che potranno portare un aiuto al proprio paese».
Fonte: Medici con l'Africa Cuamm