Corpus Domini, domenica 3 giugno la processione
Domenica 3 giugno i sei vicariati cittadini si troveranno in Cattedrale alle 19 per la messa presieduta dal vescovo Claudio. Il Santissimo poi attraverserà le vie e le piazze del centro in processione. Arrivo agli Eremitani per l'adorazione.
In processione, con il Santissimo, come Chiesa di Padova, «perché è Lui che ci fa Chiesa di Padova». Domenica 3 giugno si celebra il Corpus Domini, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Se in tutta la diocesi è possibile – anzi – è raccomandata la messa e la processione eucaristica vespertina, per i sei vicariati cittadini di Padova, quelli che insistono sul territorio comunale del capoluogo, l’appuntamento è solo alle 19 in Cattedrale.
Dopo la messa, alle 20.10, partirà la processione cittadina con il Santissimo Sacramento presieduta dal vescovo Claudio: al seguito i concelebranti e il popolo fino alla basilica degli Eremitani. «Tutte le Chiese del mondo – spiega don Gianandrea Di Donna dell’ufficio diocesano per la liturgia – con la loro specificità, con la loro storia, le loro sfide, la loro cultura e le loro particolarità, sono unite dalla stessa eucaristia. È l’eucarestia che ci rende uguali, mistero del corpo di Cristo come Chiesa».
La festa del Corpus Domini nacque nel 1263 a Liegi, in Belgio, su iniziativa del vescovo che voleva contrastare le idee eretiche di Berengario di Tours e sottolineare la fede cattolica nella presenza reale di Cristo nell’eucarestia. L’anno successivo, un prete boemo, tal Pietro, che dubitava fortemente della presenza di Cristo nell’eucarestia si recò in pellegrinaggio a Roma: nel ritorno, di stanza a Bolsena, fu assalito di nuovo dai dubbi e, al momento di celebrare l’eucarestia, dall’ostia consacrata stillarono gocce di sangue che macchiarono il corporale e persino gli scalini dell’altare. «Urbano IV, che si trovava a Orvieto, gridò al miracolo. Venne costruito il meraviglioso Duomo e lo stesso san Tommaso d’Aquino scrisse gli inni e l’ufficio per il Corpus Domini. Questa solennità ci ricorda la nostra fede di Chiesa che cammina alla presenza di Cristo, che non è una memoria del passato, ma che continua a essere presente e visibile nelle specie eucaristiche come fermento di grazia e di vita per il mondo intero».
Il Santissimo attraverserà vie e piazze del centro
Sarà l’unica celebrazione per i sei vicariati cittadini. Dopo la messa in Cattedrale alle 19, presieduta dal vescovo Claudio, la processione uscirà su piazza Duomo, proseguirà per via Monte di Pietà, piazza dei Signori, piazza dei Frutti, via VIII febbraio, piazza Cavour, piazza Garibaldi fino agli Eremitani per l’adorazione. Ad accompagnare la processione brani dalla sacra scrittura, canti e inni eucaristici.