Coronavirus. Castelbaldo. Azioni sinergiche per i più poveri del territorio
La Caritas dell’up di Castelbaldo, Masi e Piacenza d'Adige si sta coordinando con i tre Comuni per sostenere chi è escluso dagli aiuti del Governo.
«Il nostro ruolo come Caritas? Usare il buonsenso per aiutare chi è in difficoltà». Don Lorenzo Mischiati, parroco di Castelbaldo, è impegnato in prima linea per affrontare le conseguenze anche economiche della pandemia, che piegano famiglie, lavoratori e anziani in difficoltà. Il primo passo è stato incontrare i tre sindaci di Castelbaldo, Masi e Piacenza d’Adige per concordare le azioni d’intervento.
Il cardine della vicenda sta negli aiuti del Governo: i buoni spesa arrivati ai Comuni non si applicano alle persone che erano già seguite dai servizi sociali. In buona sostanza: i più poveri tra i poveri devono essere aiutati in altri modi. «Abbiamo rilanciato via internet una raccolta fondi, con i conti correnti legati alla Caritas di Padova. A Masi abbiamo raccolto generi alimentari grazie a privati o acquistandoli con le offerte e abbiamo già iniziato la distribuzione. Come unità pastorale abbiamo messo a disposizione una cassa di 3 mila euro frutto di tombole, cene e pranzi degli ultimi mesi per sostenere le famiglie in difficoltà».
L’aiuto è materiale, ma ci sarà bisogno anche di sostegni per l’anima e lo spirito: «Sentiamo che la tensione aumenta. Non siamo ancora arrivati a situazioni gravi, ma comincia a salire l’insofferenza. Certo, quando ci si aiuta c’è speranza, ma cresce l’incertezza per il futuro, per come sarà il mondo quando tutto questo sarà finito».