Con Antonio verso Gesù. Pregando insieme. La Veglia dei giovani in collegamento streaming dal Santo giovedì 10 dicembre
Veglia dei giovani. Torna il tradizionale appuntamento di Avvento, anche se quest’anno sarà on line in diretta dalla basilica del Santo. I giovani della Diocesi, ma anche i loro animatori e parroci, sono invitati a “incontrarsi” giovedì 10 dicembre alle 20.30
È diventata ormai una tradizione del tempo di Avvento, e non sarà certo il Covid a fermarla. Si svolgerà giovedì 10 dicembre alle 20.30 – questa volta però in diretta streaming – la Veglia dei giovani della Diocesi di Padova, che prenderà il via dalle parole «Non c’era posto per loro», contenute nel Vangelo di Luca (2,1-7) e illustrate nella locandina realizzata da Giovanna Marin. «All’inizio abbiamo contattato le tre basiliche maggiori: Cattedrale, Santo e Santa Giustina – si legge su giovanipadova.it – Tre luoghi maestosi (e artisticamente fantastici) che possono garantire l’accoglienza di diverse centinaia di giovani in tutta sicurezza. L’evoluzione della pandemia tuttavia ci ha fatto valutare poco opportuno lo spostamento di tante persone dalle varie parti della Diocesi per cui allo stato attuale vivremo un momento di preghiera online insieme come giovani e con il nostro vescovo Claudio, trasmesso dalla basilica di Sant’Antonio».
Un momento che resta comunque forte e suggestivo per respirare il valore della comunità, nonostante la distanza: «Ci piacerebbe che tutti i giovani si sentissero partecipi – spiega don Paolo Zaramella, direttore dell’ufficio di Pastorale dei giovani – il contesto della basilica del Santo è stato scelto perché è un luogo impresso nella mente e nei ricordi dei nostri giovani. Sarà per l’appunto l’esperienza del giovane Antonio uno dei fili conduttori della serata». Qualcosa mancherà: «La veglia è sempre stato un bel momento di ritrovo – spiega Giorgio Pusceddu della Pastorale dei giovani – nel quale si respirava, anche con la potenza dei numeri, la bellezza di essere Chiesa tutti insieme. Questa consapevolezza, però, rimane ugualmente forte, anche senza la presenza fisica».
Tra le novità c'è la traduzione simultanea nella Lis, la lingua dei segni italiana. Altre anticipazioni saranno poi rivelate nei giorni precedenti tramite i canali social di Giovani Padova, per aiutare quei partecipanti, che a partire dal 2015 sono accorsi numerosi agli Eremitani, a entrare nel clima della veglia.
Già in archivio – con oltre 300 presenze – il webinar “Come facciamo?” del 24 novembre che ha visto come protagonista Gigi Cotichella, educatore e formatore, "per identificare insieme l’irrinunciabile, calibrare il possibile, riuscire ad accompagnare anche in mezzo alla pandemia”. «È andato molto bene – afferma Pusceddu – i numeri hanno confermato la bontà dell’iniziativa, ma anche il fatto che c’è veramente bisogno di un supporto in questo periodo di pandemia. Molte sono state le telefonate da parte di educatori di richieste d’aiuto per poter offrire una proposta anche oggi, quando le restrizioni limitano la possibilità di creare eventi». La prima parte del webinar con Cotichella ha acceso i riflettori sulla vocazione personale di ciascun educatore per arrivare alla vocazione dei giovani accompagnati: «Una provocazione che ha lanciato Gigi – racconta Pusceddu – è di non limitarsi a immaginare le modalità classiche di “fare gruppo” con i giovani, ma anche osare, “sporcandosi le mani” di fronte alle sfide della carità in questo tempo difficile». La seconda parte dell’intervento del celebre educatore ha affrontato invece gli strumenti digitali, quel mondo virtuale improvvisamente alternativo a tutto ciò che si è fatto in passato, un mondo da non demonizzare, da capire e da migliorare: «Il virtuale – sottolinea Pusceddu – ci permette di fare e di agire in modo diverso, cambiando stili e abitudini. Tutto questo richiede una formazione continua per rimanere sempre aggiornati».
Proprio per affiancare chi si indirizza su questi nuovi strumenti digitali la Pastorale dei giovani, a partire dal confronto con l’Azione cattolica e le associazioni scout, ha preparato il documento “Far gruppo digitale” disponibile sul sito www.giovanipadova.it. Il documento – tre pagine in tutto – fa tesoro dell’esperienza dello scorso ottobre, quando una cinquantina di giovani e educatori si sono incontrati online per chiedersi come spostare le attività nel web. Si parte dalle “regole fondamentali del gioco”, “quelle indicazioni che ti permettono di intuire il funzionamento complessivo della partita”, come il fatto che il digitale sia in funzione alla relazione e sia davvero “reale” per arrivare a una proposta di incontro in videocall. È stata anche creata una bacheca digitale su padlet, accessibile dal link indicato sul documento, dove trovare altri materiali utili ma soprattutto prassi e buone idee, anche in chiave di proposte “blended”, a metà strada tra il mondo digitale e quello analogico.
«Questo Avvento ci aiuterà a guardare in prospettiva a quello che ci sta capitando ora – conclude Giorgio Pusceddu – Noi adesso siamo in attesa del vaccino. L’Avvento invece ci ricorda che stiamo già aspettando qualcun altro, uno in grado di darci una salvezza ben più grande. È importante andare oltre al dramma per riempirlo di speranza».
Il digitale
Zoom, Youtube e Facebook Live non come gabbie virtuali, ma come finestre verso la realtà oltre il distanziamento sociale. La Pastorale dei giovani di Padova si interroga sugli strumenti digitali. Dalla serata di formazione con Gigi Cotichella, lo scorso 24 novembre, fino al documento “Far gruppo digitale” destinato a gruppi e parrocchie, il tema è quanto mai attuale. E anche la Veglia dei giovani di Avvento di giovedì 10 dicembre, inizialmente in programma in forma “diffusa” nelle tre basiliche maggiori padovane, sarà vissuta integralmente on line.
"Non c'era posto per loro": preghiera con il vescovo
“Non c’era posto per loro” è il titolo della Veglia dei giovani che si terrà giovedì 10 dicembre, alle 20.30, in diretta streaming (info su giovanpadova.it). La serata di preghiera, presieduta dal vescovo Claudio, sarà trasmessa dalla basilica del Santo. È dal 2015 – durante il cammino verso la Gmg di Cracovia – che la veglia di Avvento raccoglie i giovani da tutta la Diocesi.