Comunità di Sant’Egidio. Accanto alle persone più fragili con il calore dell’amicizia
La Comunità di Sant’Egidio non lascia indietro nessuno in questo inconsueto Natale. La distribuzione dei pasti serali non conosce tregua e viene arricchita con doni e scatole natalizie. Sono organizzate visite agli anziani della città, anche a coloro che risiedono nelle case di riposo, secondo le disposizioni sanitarie. Al posto del pranzo comunitario del 25 dicembre, i volontari distribuiscono pasti take-away, insieme a molti sorrisi. «Questo Natale è sicuramente diverso ma vogliamo viverlo con gli amici di sempre» commento la coordinatrice Alessandra Coin.
In città si sono mobilitate da settimane tutte le forze possibili, giovani e non, per donare alle persone sole, povere e anziane un Natale gioioso. Nonostante non sia permesso, per motivi di sicurezza, organizzare il consueto pranzo pubblico nel giorno di Natale, la squadra di volontari della Comunità di Sant’Egidio è pronta ad accogliere i più fragili nella chiesa dell’Immacolata e al Santo. «Il 25 dicembre desideriamo incontrarci in un clima di festa – racconta Alessandra Coin, responsabile veneta e padovana della realtà – I partecipanti riceveranno il pasto natalizio, da consumare poi in un altro luogo, e alcuni doni. Ci saluteremo e scambieremo un augurio; questo Natale è sicuramente diverso ma vogliamo viverlo con gli amici di sempre».
La Comunità di Sant’Egidio hanno messo in campo molte iniziative per queste festività. Dal 24 al 27 dicembre, ad esempio, vengono distribuiti, nel patronato dell’Immacolata, pranzi caldi take-away. I volontari andranno poi nei quartieri per consegnare un pasto alle persone anziane e, nei pomeriggi festivi, porteranno loro dei piccoli doni; tutto si svolgerà durante brevi incontri, limitati dalle misure di distanziamento, che cercheranno comunque di alleviare un po' di solitudine e trasmettere il calore dell’amicizia. Sempre all’Immacolata, per due pomeriggi, sarà attivo il centro di solidarietà con distribuzione alle famiglie di ceste natalizie donate dal gruppo Rotary.
La comunità sta pensando anche a qualche iniziativa nelle case di riposo per dare un segno di vicinanza e affetto ai residenti; in base alle disposizioni di ogni istituto, verranno consegnati alcuni pacchi dono. «Ci piacerebbe molto, soprattutto con i volontari più giovani, organizzare brevi momenti all’esterno – commenta Alessandra Coin – ci stiamo pensando, potrebbe essere un saluto accompagnato da alcuni canti così che, chi si trova all’interno, possa vederci dalla finestra e trascorrere qualche istante lieto».
La comunità di Sant’Egidio è un caposaldo in centro città, così come in alcuni quartieri limitrofi: circa 600 persone vengono raggiunte abitualmente dai volontari direttamente nelle loro case, e 250 si accostano al pranzo di Natale. Sono una sessantina per sera, invece, i pasti distribuiti nel periodo invernale lungo le strade, per tre volte a settimana, pasti che non cesseranno di essere consegnati durante le feste, arricchiti da regali e scatole natalizie. I volontari che fanno parte di questa straordinaria comunità padovana sono circa 200, e le porte sono sempre aperte per chi desidera dare una mano mettendo un po' del proprio tempo a disposizione.
Fino al 28 dicembre è possibile sostenere la comunità con una donazione, al numero 45586. È possibile anche consegnare alimenti al patronato dell’Immacolata o portare oggetti nuovi come sciarpe, guanti, cappelli, plaid.