Carpanedo. Lavori di manutenzione straordinaria. Una chiesa tutta rinnovata
Carpanedo. I lavori di manutenzione straordinaria erano ormai necessari a 30 anni dall’ultimo restauro. Si è beneficiato anche del bonus facciate. Il 31 ottobre il vescovo Claudio ha benedetto i novant’anni della parrocchiale di Santo Stefano e il restauro avviato per l’occasione, tanto all’interno che all’esterno della chiesa e al campanile
È stato il vescovo Claudio a benedire, domenica 31 ottobre, il completamento dei restauri della chiesa e del campanile di Carpanedo, festeggiandone anche i 90 anni dalla fondazione, ricorrenza che cadeva nel 2020 ma rinviata di un anno a causa della pandemia. La chiesa, la cui prima pietra fu infatti posata nel 1930, aveva già beneficiato di un radicale restauro nel 1990. Dopo trent’anni presentava seri problemi che riguardavano lo stato di manutenzione e di conservazione, la sicurezza di alcune parti della struttura, la funzionalità. Fortunatamente l’intervento non ha riguardato se non minimamente le parti strutturali portanti della chiesa, rilevate ancora in buono stato di sicurezza. Con l’approvazione di curia vescovile, soprintendenza e del comune, i lavori erano iniziati l’8 febbraio scorso.
La manutenzione straordinaria e la ristrutturazione hanno riguardato il completo rifacimento della copertura e del tetto, con guaine, grondaie e sfiati. Si è proceduto poi al restauro delle facciate sia della chiesa che del campanile, di tutti i serramenti e delle vetrate decorative e artistiche, e a quello dei portoni di ingresso. Sempre all’esterno, si è messo mano al restauro del sagrato. Si è quindi proceduto a occuparsi di tutta la parte interna della chiesa: intonaci, pitture e pavimenti in battuto veneziano. Rinnovati anche gli impianti di illuminazione e quello di movimentazione di finestre e serramenti. Infine, sono stati restaurati l’organo a canne (1990) e l’affresco di Santo Stefano nell’abside. Alla spesa, circa 350 mila euro, si è fatto fronte grazie al fondo per le opere di urbanizzazione comunale, a fondi propri della parrocchia e a donazioni; si è poi potuto sfruttare il “Bonus facciate” governativo. Dei lavori, diretti dal perito industriale Paolo Sette di Carpanedo, si sono occupate le ditte Edil2000 di Sant’Angelo di Piove di Sacco, Decor snc di Albignasego (pitture e facciate), D.M.F. di Albignasego (organo), Elettro-Nik di Carpanedo (impianti elettrici e illuminazione), ET Enrico Toson di Due Carrare (fabbro e vetrate), JP di Cagnotto Nico di Padova (pavimenti), Falegnameria Artigiana di Albignasego (restauro portoni d’ingresso), e i restauratori Elisabetta Longega e Giuseppe Tonini.
Una nuova illuminazione tutta a led
Con l’occasione del restauro è stato sostituito l’impianto di illuminazione della chiesa con uno più efficace con tecnologia a led; nuove illuminazioni anche per la croce e la trifora in facciata.