Antonio 20-22. Sabato 13 novembre il Santo torna a Padova, portato dai pellegrini nell’ambito del progetto per gli 800 anni

La partenza è stata da Sacile, in Friuli Venezia Giulia, venerdì 5 novembre. Queste le tappe previste: Sarmede, Vittorio Veneto, Conegliano, Volpago del Montello, Asolo, Castello di Godego, Camposampiero (venerdì 12) e Padova (sabato 13): prima all’Arcella e poi in basilica del Santo (con celebrazione della messa alle 16). Con i pellegrini ha viaggiato anche la reliquia ex ossibus di sant’Antonio, affidata di volta in volta alle comunità cristiane dei paesi di tappa ospitanti, per ripartire il mattino successivo. Aperti al pubblico sono stati i numerosi eventi promossi lungo il tracciato, così come la possibilità di camminare ungo la staffetta per un tratto di strada.

L’ultima tappa di sabato 13 novembre, da Camposampiero a Padova, è sia un arrivo che una ripartenza. «L’anno prossimo – spiega Alberto Friso, project event manager di “Antonio 20-22” – faremo ciò che non siamo riusciti a fare per colpa della pandemia, ovvero il cammino a partire dalla Sicilia. Ma già con quest’ultimo tratto di cammino da Camposampiero a Padova incontriamo l’intero mondo francescano, dalle clarisse del Noce a Camposampiero ai minori conventuali dei Santuari antoniani, fino all’ordine secolare e alle suore francescane elisabettine, tutti uniti dal patrocinio a questo grande progetto». “Antonio 20-22” è espressione dei Frati minori conventuali della Provincia italiana di sant’Antonio di Padova, voluto e ideato da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: la basilica del Santo, il Messaggero di sant’Antonio, l’associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro francescano giovani-Nord Italia, la Peregrinatio Antoniana. Il progetto è patrocinato da tutta la famiglia francescana d’Italia.

Informazioni: www.antonio2022.org