Alternanza scuola lavoro: insieme scuola e diocesi
La scuola italiana, invitata dall’Unione europea, è impegnata a ripensare i percorsi formativi e curricolari legati alle conoscenze ma anche alle competenze: il ruolo della diocesi.
Finalmente anche a Padova si è giunti alla stipula di un protocollo di intesa tra diocesi e Ufficio scolastico territoriale, siglato dal vescovo Claudio e dal dirigente Andrea Bergamo lo scorso 17 aprile.
Entrambe le parti, riconoscendo l’importanza di questo istituto introdotto negli istituti tecnici e professionali dal decreto legislativo 77/2005 e dalla legge 107/15 (Buona scuola) anche nei licei, attraverso i loro rispettivi uffici, hanno lavorato in questi mesi per addivenire a formalizzare una metodologia di collaborazione che faciliti le relazioni fra le scuole, le parrocchie e gli altri enti ecclesiastici, idonei e disponibili a ospitare esperienze di Asl.
La scuola italiana, invitata dall’Unione europea, è impegnata a ripensare i percorsi formativi e curricolari legati alle conoscenze ma anche alle competenze, considerate un ponte tra scuola e lavoro, e a far emergere quelle soft skills che rischierebbero altrimenti di rimanere latenti.
Il protocollo d’intesa tra diocesi e Ufficio scolastico territoriale intende anche far conoscere le molteplici possibilità che la chiesa locale offre e i diversi ambiti nei quali essa è impegnata a tutti i livelli. L’accordo non introduce novità ma promuove l’esistente per consentire agli studenti di trovare ambienti e proposte adeguati in cui possano valorizzare le loro propensioni e acquisire ulteriori competenze. Al contempo, permetterà a coloro che non la conoscessero di entrare in contatto con la ricchezza storico-culturale ed educativa della comunità ecclesiale.
Le proposte potranno essere articolate in diversi ambiti come: l’animazione educativa in età evolutiva (ad esempio grest, doposcuola, scuole dell’infanzia, centri parrocchiali); il servizio alla persona (con la Caritas, i centri di ascolto e le opere diocesane dedicate alle persone con disabilità); l’ambito storico-culturale e della comunicazione (con musei, centri culturali, biblioteche, facoltà e fondazioni, giornale diocesano, sale della comunità) oltre ai vari uffici della curia.
Viva soddisfazione è stata espressa dal direttore dell’ufficio diocesano di pastorale dell’educazione e della scuola, don Lorenzo Celi, cui dal prossimo anno scolastico sarà affidato il compito di “selezionare” le realtà ecclesiali che, rispondendo ai requisiti previsti dalla legge, si potranno “candidare” per ospitare un giovane per l’Asl: una bellissima occasione di servizio ai giovani e al mondo della scuola – l’ha definita – ma anche di collaborazione tra le varie componenti del variegato mondo delle nostre realtà.
Davide Penello