8 per mille. Pietro Paolo Martin racconta la sua scelta. «Firmo per la Chiesa...»
«Sono convinto che la scelta di destinare l’8 per mille alla Chiesa cattolica sia una modalità per tradurre anche nella pratica quello in cui crediamo».
Sono le parole con le quali Pietro Paolo Martin, 64 anni di Brugine, motiva la sua decisione di sostenere la Chiesa attraverso l’8 per mille. «È un gesto di condivisione che senza alcun dubbio ogni cristiano, ogni componente della Chiesa dovrebbe fare con convinzione, anche perché, si sa le idee camminano se ci sono anche le risorse».
E qui il discorso di Paolo Martin, un passato da dirigente nel mondo agricolo, con incarichi di vertice nel Consorzio agrario di Padova e Rovigo e Venezia e ora alla guida, come volontario, di una fondazione che gestisce la scuola cattolica di Piove di Sacco, si fa articolato. «Se è evidente il nostro dovere di cristiani di sovvenire ai bisogni della Chiesa, deve essere parimenti chiaro da parte di quest’ultima, intesa come organi dirigenti, dal parroco, al vescovo, alle diverse istituzioni di cui si compone, la chiarezza nell’evidenziare e rendicontare come vengono utilizzati i fondi raccolti. Una trasparenza che mi pare ci viene chiesta dallo stesso Vangelo, che può rappresentare uno stimolo per ciascuno a donare di più, con maggiore convinzione e consapevolezza».
E cita il caso della sua parrocchia, Brugine: «I lavori di ristrutturazione della nostra chiesa parrocchiale vengono monitorati con la comunicazione pubblica degli impegni economici e ogni offerta ricevuta viene con chiarezza messa disposizione dei fedeli».