Una tecnologia al servizio dell’umanità. Quali sono le principali preoccupazioni sull'uso dell'intelligenza artificiale secondo l'etica cristiana?

L'etica cristiana invita a un uso dell'IA che rispetti la dignità umana, promuova la giustizia sociale, tuteli la libertà e l'autonomia, e assicuri che la responsabilità morale sia mantenuta

Una tecnologia al servizio dell’umanità. Quali sono le principali preoccupazioni sull'uso dell'intelligenza artificiale secondo l'etica cristiana?

L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) solleva una serie di questioni etiche che, secondo l’etica cristiana, devono essere considerate con molta attenzione. I rischi principali si collegano a vari aspetti, tra cui la dignità umana, la giustizia, la libertà e la responsabilità. Ecco alcuni dei rischi principali dell’uso dell’IA secondo una prospettiva cristiana. Secondo la visione cristiana, ogni persona è stata creata a immagine di Dio (Genesi 1:26-27) e possiede una dignità inalienabile. L’intelligenza artificiale, se non controllata o se utilizzata in modo inappropriato, potrebbe compromettere questa dignità. Alcuni rischi includono l’automazione e la sostituzione del lavoro umano con macchine che potrebbero portare a una riduzione del valore del lavoro umano e, in alcuni casi, a un trattamento della persona persone come “struttura da ottimizzare” piuttosto che come essere con un valore intrinseco. Se l’IA viene utilizzata per sostituire le interazioni umane, potrebbe ridurre la qualità delle relazioni sociali, fondamentali per lo sviluppo spirituale e umano. L’IA ha il potenziale di aumentare le disuguaglianze esistenti. Dal punto di vista cristiano, esiste una preoccupazione per la giustizia sociale, che chiede di proteggere i poveri e gli emarginati (Matteo 25:35-40). I rischi includono. L’IA potrebbe amplificare il divario tra ricchi e poveri, poiché chi possiede e controlla la tecnologia potrebbe accumulare ancora più ricchezze e potere, mentre i più vulnerabili restano esclusi dai benefici tecnologici. L’etica cristiana sottolinea l’importanza della libertà umana e della responsabilità personale. L’uso indiscriminato dell’IA potrebbe minacciare questa libertà in vari modi. Le tecnologie di IA, come quelle utilizzate nei social media o nelle pubblicità mirate, possono essere utilizzate per manipolare le opinioni e il comportamento umano, riducendo la libertà di scelta. L’uso massivo dell’IA per raccogliere dati personali e monitorare le persone potrebbe violare la loro privacy e minacciare la libertà individuale, un valore fondamentale nella tradizione cristiana. Un altro rischio riguarda la responsabilità morale. La creazione e l’uso dell’IA sollevano la questione di chi è responsabile per le azioni compiute dalle macchine, specialmente quando queste agiscono in modo autonomo. Dal punto di vista cristiano, la responsabilità morale è un concetto fondamentale, e l’uso dell’IA potrebbe sollevare dubbi su chi è veramente responsabile per le azioni di una macchina. Ad esempio, se un’IA prende decisioni cruciali in ambiti come la giustizia o la sanità, chi è moralmente responsabile per le conseguenze? Se una macchina causa danni, come rispondere a tale danno? Infine, l’uso dell’IA può sollevare il rischio di un’eccessiva fiducia nella tecnologia, un aspetto che si lega al “transumanesimo”, cioè l’idea che la tecnologia possa essere usata per migliorare e “superare” la natura umana. Dal punto di vista cristiano, c’è un rischio nell’affermare che l’uomo possa o debba cercare di “diventare Dio” tramite la tecnologia, o sostituire l’intervento divino con l’autosufficienza tecnologica. La preoccupazione cristiana riguarda anche la tentazione di cercare di risolvere tutti i problemi umani solo attraverso la scienza e la tecnologia, dimenticando la dimensione spirituale della vita. Un altro aspetto che emerge nell’etica cristiana è il principio della cura del creato (Genesi 2:15). L’uso dell’IA, se non regolato, potrebbe contribuire al degrado ambientale, all’esaurimento delle risorse naturali e al cambiamento climatico, se le tecnologie non sono sviluppate in modo sostenibile. L’etica cristiana invita a un uso dell’IA che rispetti la dignità umana, promuova la giustizia sociale, tuteli la libertà e l’autonomia, e assicuri che la responsabilità morale sia mantenuta. La tecnologia non deve mai prevalere sull’essere umano, ma piuttosto deve essere al servizio del bene comune, nel rispetto dei valori morali e spirituali che sono al centro dell’insegnamento cristiano. La sfida è sviluppare e utilizzare l’IA in modo che favorisca il bene di tutte le persone, specialmente quelle più vulnerabili, e rispetti la creazione di Dio.

Paolo Morocutti

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Fonte: Sir