Formazione e fede: ad Assisi le Giornate del Sovvenire
Si è conclusa ad Assisi la prima edizione delle Giornate nazionali di formazione e spiritualità per gli incaricati del Sovvenire. Un’esperienza intensa di condivisione, preghiera e riflessione sul valore evangelico del sostegno economico alla Chiesa. Durante l'incontro, ogni giorno, gli incaricati hanno pregato per la salute di Papa Francesco sostando anche in Adorazione davanti al Santissimo nella cappella dell'Istituto San Giuseppe, sede dei lavori
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Si è conclusa ad Assisi la quattro giorni che ha riunito 85 incaricati e collaboratori diocesani del Sovvenire, provenienti da diverse regioni d’Italia, per la prima edizione delle Giornate nazionali di formazione e spiritualità, promosse dal Servizio Promozione della Cei dal 19 al 23 febbraio. Un’esperienza intensa e arricchente, fatta di momenti di spiritualità, riflessione e condivisione, che ha rinnovato l’entusiasmo nella missione di sostegno economico alla Chiesa.
Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, ha sottolineato il valore dell’incontro: “È stato un ritiro spirituale bellissimo, che ci ha ricaricato profondamente. Abbiamo compreso come ogni nostra azione, anche quella legata alla materialità, ai beni e al denaro, affondi le sue radici in valori evangelici fondamentali. Ciò che conta è il nostro atteggiamento nei confronti di queste risorse e il modo in cui le utilizziamo per fare il bene”. All’evento, ospitato nel monastero San Giuseppe di Assisi, erano presenti, oltre a Compagnoni, Letizia Franchellucci e don Enrico Garbuio, membri dell’Ufficio nazionale. La guida spirituale è stata affidata al gesuita padre Franco Annicchiarico, che ha accompagnato i partecipanti con una riflessione sul tema “Collaboratori della vostra gioia” (2Cor 1,24), ispirato alla comunione e condivisione del Nuovo Testamento.
Nei giorni di ritiro, i partecipanti hanno vissuto un’autentica esperienza di fraternità: “Abbiamo parlato di corresponsabilità e comunione, abbiamo imparato a condividere, a pregare insieme, a sorridere e ad abbracciarci. Ci siamo ritrovati non solo come incaricati e collaboratori, ma come fratelli nella fede. È stato commovente vedere negli occhi dell’altro la gioia e la commozione di un incontro autentico. Porteremo questa gioia con noi nelle nostre missioni quotidiane, nei nostri territori, affrontando le sfide con la consapevolezza di non essere soli, ma uniti in Cristo”. Uno dei momenti più significativi è stato l’intervento di mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, che ha tenuto l’omelia durante la messa conclusiva nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Il presule ha ricordato che il compito dell’incaricato e del collaboratore diocesano del Sovvenire non si limita alla promozione di firme o offerte, ma implica l’impegno a incarnare uno stile di Chiesa autenticamente fraterno e sinodale. “Abbiamo vissuto un’esperienza di Chiesa autentica, una Chiesa gioiosa che mette al centro la Parola e dalla Parola si rimette in cammino. Vedere incaricati che, attraverso l’ascolto delle meditazioni di padre Annicchiarico e il confronto fraterno, rinnovano la loro disponibilità a essere collaboratori della gioia nel sostegno economico alla Chiesa è stato davvero toccante e significativo”, ha concluso Compagnoni.
Simone Incicco