La decima edizione del corso biblico a Valdobbiadene ha avuto per protagonisti i personaggi del vangelo di San Giovanni: Nicodemo, la Samaritana, Tommaso, Giuda Iscariota, Maria Maddalena e il Discepolo Amato. L’organizzazione di gruppi di lavoro, a seguito della relazione del biblista Giuseppe Casarin, ha entusiasmato i partecipanti. Un modo per confrontarsi, riflettere e acquisire un metodo di lavoro; un’esperienza che i fedeli auspicano di poter ripetere.
La parrocchia di Santa Maria Assunta di Valdobbiadene fa parte del vicariato di Quero-Valdobbiadene. Conta 5.100 abitanti, con una partecipazione alla vita religiosa del 9 per cento.
Terra natale di san Venanzio Fortunato, è legata alla diocesi di Padova fin dal Medioevo. L'attuale chiesa, in stile neoclassico, è frutto dei lavori di restauro di fine Settecento e dei successivi interventi ottocenteschi. Gravemente danneggiata durante la Grande guerra, fu però ripristinata in breve tempo.
Il duomo di Valdobbiadene è ricco di opere d’arte che spaziano dal Cinquecento al Novecento, tra cui spiccano la “pala grande” dedicata all’Assunta, una delle più importanti opere di Francesco da Conegliano, detto il Beccaruzzo, e la pala del trevigiano Paris Bordon, uno dei più brillanti allievi di Tiziano, che ritrae la Madonna con Gesù bambino in trono, san Sebastiano e san Rocco.
I servizi della Difesa
“Profughe dopo Caporetto. Suore, orfanelle e pazze nei territori occupati (1917-1918)”: è il titolo del capitolo scritto da Albarosa Ines Bassani nel volume Chiese e popoli delle Venezie nella Grande Guerra. Vi si racconta la sofferta vicenda delle due comunità di suore dorotee di Valdobbiadene: quella dell’orfanotrofio con cinque religiose e 13 orfanelle, e quella delle 24 suore infermiere dell’ospedale e del manicomio che, dopo l’invasione dei tedeschi, si trovarono sole con 50 ammalati e 300 donne pazze da accudire.
Da tre anni fra Giampaolo Tormena risiede in un eremo a San Vito di Valdobbiadene, alternando preghiera, lavoro manuale e studio. Ora, conseguita la licenza in teologia spirituale, la sua vita sarà interamente dedicata alla preghiera, alla meditazione e all’adorazione. Sabato 27, alle 9.30 nella chiesa di San Nicolò a Padova, il vescovo Antonio celebra la messa con rito di professione eremitica perpetua di fra Giampaolo.
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La parrocchia di Santa Maria Assunta ha dato in gestione diretta a Gli Alcuni – Teatro stabile la sala Boccasino. L’obiettivo è di rendere l’auditorium un vivace punto di riferimento culturale per le famiglie e i loro figli.