25 luglio: si festeggia san Giacomo "Maggiore", figlio di Zebedeo, apostolo. Dodici le chiese padovane a lui dedicate. Alla sua vita era dedicato un ciclo di affreschi del Mantegna distrutto dai bombardamenti.
San Giacomo Apostolo fa parte del Vicariato di Maserà. La parrocchia conta 2.700 parrocchiani (con poco più di mille nuclei familiari) con una partecipazione alla vita religiosa mediamente dell’otto per cento.
All’origine della parrocchia, c’è un ricovero per pellegrini costruito in occasione dello scavo del canale Battaglia tra il 1189 e il 1202, che divise la zona dalla confinante Mandria. Nel 1950 la comunità fu elevata a curazia e nel 1954 a parrocchia autonoma.
È tradizionalmente attribuito al padovano Giovan Battista Bissoni il dipinto raffigurante San Nicola di Bari conservato nella sacrestia della chiesa. È invece del tardo Ottocento la tela con la Decapitazione di san Giacomo maggiore posta sopra l’altare dedicato all’apostolo.
I servizi della Difesa
Il lungo ministero di tre sacerdoti condensato in tre volumi di recente pubblicazione. Due sono usciti dalla penna degli stessi preti; il terzo, invece, è il ricordo corale che una comunità dedica al parroco con cui ha condiviso ben 66 anni di cammino.
La parrocchia di Santa Maria Annunziata, in collaborazione con le parrocchie di San Tommaso e Mandriola di Albignasego, propone una serie di incontri sul vangelo di Giovanni. Li guida don Andrea Albertin.
Sono 11 le parrocchie, più un’unità pastorale, che quest’anno nei campiscuola estivi per ragazzi hanno scelto di dedicare una giornata al tema “Cibo: da madre terra l’energia per la vita”.
La proposta nasce dalla rete interdiocesana Nuovi stili di vita ed è stata tradotta dalla commissione diocesana.