Domenica 23 giugno torna il Dolo summer fest. Simona Atzori ospite d’eccezione
Si terrà domenica 23 giugno dalle 14.30 negli impianti sportivi il Dolo Summer Fest, incontro che chiude in bellezza il percorso formativo nelle nove parrocchie del vicariato. Giovani e giovanissimi delle diverse comunità parrocchiali si confronteranno in quattro diverse discipline sportive. ospite attesa la ballerina senza braccia Simona Atzori.
Lo sport come dovrebbe essere: un momento di incontro tra le persone. Il Dolo summer fest è questo e molto di più. È un evento nato anni fa nel vicariato di Dolo, promosso dai gruppi dell’Azione cattolica come evento finale del percorso formativo svolto nelle diverse parrocchie del vicariato.
Quest’anno l’appuntamento è per domenica 23 giugno dalle 14.30 negli impianti sportivi di Dolo e il tema è la funzione educativa e sociale dello sport. Per questo, al termine dei tornei e dopo una breve cena in compagnia, è stato organizzato un incontro molto speciale, che avrà per protagonista la ballerina Simona Atzori. «Abbiamo pensato a una persona che potesse coniugare l’aspetto della fede con quello del movimento» spiega don E.G., vicario parrocchiale a Cazzago di Pianiga.
Il tema dell’incontro è anche il titolo del primo libro di Atzori e il suo messaggio principale: Cosa ti manca per essere felice? La ballerina e pittrice porterà la propria testimonianza sulla possibilità di trasformare le avversità in opportunità, e aprirà quindi su questo spunto un dibattito. È ispirato al tema della festa anche il logo dell’edizione 2019, creato dai ragazzi stessi e scelto attraverso un contest. Le proposte sono state consegnate agli educatori di ogni parrocchia, che hanno scelto il migliore per farlo poi stampare sulle magliette.
L’incontro con Simona Atzori sarà la conclusione ideale di una giornata che vedrà i giovani e i giovanissimi, che hanno preso parte ai percorsi formativi parrocchiali, confrontarsi in quattro discipline sportive: pallavolo, palla prigioniera, basket 3vs3 e “calcetto under 176”, perché la somma dell’età dei giocatori dovrà essere inferiore o uguale a 176.
I tornei sono aperti a tutti, anche ai ragazzi che non sono particolarmente appassionati di sport, e a quelli di altri vicariati (uno per squadra). Le squadre saranno miste. L’unico limite è quello dell’età, peraltro comprendendo una fascia molto ampia, dalla classe 2004 alla 1989, e questo anche per favorire uno scambio tra grandi e piccoli.
«La competizione ci sarà – ammette don E.G. – come è giusto che sia nello sport, ma all’interno di regole molto severe. La festa inizierà con un momento di preghiera, per dedicare questo incontro a Dio, che ci protegge e ci sostiene». Sono state previste ammonizioni pesanti per i comportamenti scorretti, dal cartellino giallo per il fallo violento e le proteste all’arbitro, a quello rosso per il fallo cattivo o pesante e la bestemmia fino al cartellino nero per il comportamento violento in campo e fuori e la rissa. «Un modo per sottolineare che lo stile che abbiamo cercato di indicare ai ragazzi nel corso dell’anno, vorremmo venisse mantenuto anche nel divertimento e nello sport».