Calcroci, al confine orientale del comune di Camponogara, venne elevata a parrocchia nel 1955, intitolata al Santissimo Redentore. Il suo altare maggiore fu il primo in Italia a essere rivolto verso i fedeli, secondo le indicazioni conciliari del Vaticano II.

È ispirata a un’opera di Kiko Arguello, cofondatore del cammino neocatecumenale, la vetrata opera di Luciano Canal che si trova all’interno del presbiterio della chiesa di Calcroci. Allo stesso artista è riferibile la rappresentazione di Gesù buon pastore, all’ingresso della chiesa, realizzata con marmi policromi a mosaico. 

I servizi della Difesa

In questo inizio di agosto molti altri tasselli per quanto riguarda gli uffici pastorali e le comunità parrocchiali trovano il loro posto nel complesso mosaico diocesano. Ci sono il nuovo direttore dell'ufficio di pastorale della famiglia, un nuovo missionario a Duran, in Ecuador, e il cambio della guardia tra padri giuseppini a San Pio X alla Stanga. E poi diversi altri parroci, con le unità pastorali del Medio Brenta e di Piove di Sacco che vanno trovando delle configurazioni stabili. 

E' tempo di sosta e di verifica per le sei parrocchie del vicariato di Campagna Lupia che a ottobre hanno iniziato un percorso di collaborazione. Coraggio, progettualità e attenzione al territorio sono le tre parole-chiave emerse dall'incontro di domenica scorso, a cui hanno partecipato i parroci e i membri dei consigli pastorali. I laici, finora, hanno dato prova di maturità e impegno. La cura delle relazioni è uno degli aspetti su cui puntare nei prossimi mesi.

Martedì 11 ottobre l'apertura dell'anno pastorale insieme al vescovo Claudio e l'accoglienza dei tre nuovi parroci, chiamati a gestire due parrocchie ciascuno. Il nuovo assetto vicariale è frutto di una proposta dal basso.