Asiago, Camporovere, Cesuna, Treschè Conca, Canove, Gallio, Foza, Stoccareddo, Sasso di Asiago, Rotzo, Roana, Mezzaselva sono le 12 parrocchie dell’Altopiano di Asiago che il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla visiterà dall’1 al 10 marzo nella nona tappa della sua prima Visita pastorale.
«Sono qui per rinnovare la vocazione che il Signore ha rivolto a ciascuno di voi» ha detto don Claudio a una comunità che non ha nascosto di sentirsi "cenere", rimasuglio di una pastorale penalizzata dalla carenza di preti, ma anche dalla minore presa di responsabilità dei laici. «Abbiamo ancora bisogno di sentire in lei e nel nostro sacerdote una guida forte e salda, determinata e sensibile, che ci accompagni non tanto nelle cose da fare, o materiali, ma nelle cose spirituali, nella nostra vita interiore, che ancora non sappiamo scoprire», ha detto Maristella Rossi a nome della comunità. E il vescovo: «È nelle comunità piccole che il fuoco della fede si riaccenderà. Sentite la vicinanza di tutte le parrocchie della diocesi».
Sul crinale fra tradizione e consapevolezza: come nell'Altopiano di Asiago anche il mondo della catechesi si prepara alla visita pastorale. "Non è semplice “essere” anziché “fare” i cristiani e non è scontato riuscire a trasmetterlo: non vediamo l’ora di confrontarci su questo con il vescovo Claudio".
Nona tappa della visita pastorale. Un territorio unico e la pastorale del turismo fanno delle dodici parrocchie che accolgono il vescovo dall'1 al 10 marzo un contesto speciale. Qui i cristiani si sentono già missionari. Già oggi, sono molte le realtà e iniziative che vivono senza il continuo apporto del parroco. Guardando al domani, i laici si rendono conto che le loro responsabilità aumenteranno.