Migranti, Renzi: Brennero un simbolo, Austria non lo chiuda o sanzioni dall'Ue
Il premier a conclusione del vertice G5 ad Hannover: "Non c'e elemento alcuno che giustifichi la chiusura del Brennero. Le autorità austriache non potranno fare altro che rispettare la normativa europea". Sui numeri del fenomeno: realtà più forte di ogni allarmismo.
Si è concluso con un duro monito all'Austria il vertice 'G5' nel castello di Herrenahusen di Hannover, durato circa 2 ore, tra il presidente degli Usa Barack Obama, la cancelliera Angela Merkel, il premier Matteo Renzi, il presidente francese Francois Hollande e il premier britannico David Cameron.
"È stato un summit molto interessante e sono grato alla cancelliera Merkel, al presidente Obama oltre che a Hollande e a Cameron. Il dossier che ci riguarda più da vicino è quello relativo alla Libia. C'è un cambio di disponibilità a livello internazionale - ha commentato il premier Matteo Renzi - con piena disponibilità e sostegno al governo al Serraj". Renzi ha comunque ribadito che "tutte le iniziative dovranno essere richieste dal governo libico".
Il premier a proposito del fenomeno immigrazione ha poi aggiunto: "La realtà è più forte di ogni allarmismo. La situazione va monitorata, controllata ma i numeri sono profondamente diversi da quelli che si leggono sui media. Il presidente degli Usa Barack Obama si è detto disponibile all''impiego di mezzi Nato per bloccare il traffico di uomini e scafisti".
Infine il riferimento alla posizione dell'Austria rispetto all'immigrazione.
"La questione del Brennero è molto semplice: non c'è elemento alcuno che ne giustifichi la chiusura. Punto. E quindi noi pensiamo che le autorità austriache non potranno fare altro che rispettare la normativa europea. E se questo non fosse, saranno la istituzioni europee a prendere le sanzioni necessarie. Perché il Brennnero è un simbolo".