I "claun" di Prislop compiono dieci anni. È festa a Ospedaletto
Da dieci anni Prislop onlus,di cui fanno parte i simpatici "claun", porta sorrisi e vicinanza in luoghi in cui quotidianamente uomini e donne fanno i conti con la fragilità, la malattia, a volte anche la solitudine. Un compleanno "tondo" che merita di essere festeggiato per il mare di bene che rappresenta, cogliendo l'occasione di approfondire e migliorare ancora un servizio prezioso.
Per festeggiare il suo decimo anno di attività, l’associazione Prislop, che dal 2006 offre un servizio di ascolto, sostegno, solidarietà, gioco e allegria in luoghi abitati dal disagio e dalla sofferenza, ha organizzato un fine settimana denso di appuntamenti.
Si comincia sabato 3 settembre alle 15 nel patronato di Ospedaletto Euganeo con il convegno dal titolo “Soul claun: l’essenza del volontario claun” per analizzare da vari punti di vista l’anima che lega i volontari “claun” e il come quest’anima possa essere messa a servizio della collettività. La partecipazione è gratuita e l’invito è esteso a tutti i membri delle associazioni che animano il territorio della Bassa Padovana, ma anche a chi desidera semplicemente approfondire il tema.
Nel pomeriggio di domenica 4 settembre, invece, i claun di Prislop intrattengono bambini, famiglie e chiunque abbia piacere di partecipare a un momento di festa, durante il quale verrà ovviamente offerta una fetta di torta per festeggiare tutti insieme. In serata spettacolo del famoso ventriloquo Dante Cigarini che presenterà il suo "Cigarini puppet show!.
«Sorridere a prescindere – sottolineano i volontari di Prislop – Sorridere perché i colori sono gioia. Sorridere perché dietro a quel cerone c’è qualcuno che non ha barriere, qualcuno che vi viene incontro senza remore e filtri. Stiamo parlando dei clown di corsia. Come dicevano i nostri avi, “il riso fa buon sangue”, ed è proprio questo il principio su cui si basa il nostro operato».
È questa Prislop di Ospedaletto Euganeo che opera grazie ai suoi numerosi volontari che si aggirano per le stanze degli ospedali, armati dell’immancabile naso rosso, con i loro camici dipinti, le calze spaiate e i colorati pantaloni extralarge, improvvisando gag, azzardando magie, regalando un palloncino ai pazienti che visitano, siano essi bambini, adulti o anziani.
Oltre all’ambito ospedaliero, i clown di Prislop – anzi i claun perché loro desiderano chiamarsi così al fine di far emergere subito la differenziazione con chi il clown lo fa di professione – possono operare in altri settori come case di riposo, scuole, piazze.
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