5 per mille alle scuole, il no del Forum: «Crea una guerra tra poveri»
Fa discutere la possibilità di destinare il 5 per mille alle scuole, prevista nella riforma del sistema scolastico approvata dal governo. Il portavoce del Forum nazionale del Terzo settore, Pietro Barbieri: «Serve una misura ad hoc piuttosto che allargare la platea dei destinatari, a parità di risorse».
Il disegno di legge di riforma del sistema scolastico approvato dal consiglio dei ministri prevede, tra le varie misure, anche la possibilità di destinare il 5 per mille agli istituti scolastici. Una misura che non è piaciuta al Forum Nazionale del Terzo Settore, che vede all'orizzonte il rischio concreto di una nuova "guerra tra poveri".
«Pur trovandoci davanti ad una riforma che contiene misure che, da una prima impressione, appaiono interessanti e di sviluppo per il sistema scolastico – afferma il portavoce del Forum, Pietro Barbieri – non possiamo non esprimere preoccupazione sull’estensione dell’istituto del 5 per mille alle scuole. Abbiamo sempre considerato la destinazione del 5 per mille, misura nata come dedicata e riservata agli enti di terzo settore, un importante istituto di sussidiarietà fiscale, accogliendo sempre positivamente ogni misura che riguardasse la libera scelta, da parte dei cittadini contribuenti, di destinare parte della propria tassazione. Crediamo però che aggiungere le scuole tra i destinatari del 5 per mille rischierebbe di innescare una sorta di guerra tra poveri».
Per il Forum servirebbe una misura ad hoc per gli istituti scolastici
«Le scuole sono state tra i primi ambiti di attenzione da parte del premier e crediamo che sarebbe più corretto creare un nuovo meccanismo specifico per la destinazione di parte delle imposte, o più in generale di promozione del finanziamento alla scuola, piuttosto che allargare la platea dei destinatari del 5 per mille, a parità di risorse. È facile immaginare che i contributi che oggi i genitori versano volontariamente alle scuole verrebbero trasformati nella destinazione del 5 per mille: con il risultato di penalizzare il Terzo Settore e di non fare avere risorse aggiuntive alle scuole. Va benissimo ed è fondamentale promuovere il sostegno alla scuola, ma sono necessarie modalità più appropriate per risolvere il problema della carenza di fondi».
Infine il Forum lancia un monito al governo affinché il Terzo Settore non venga danneggiato: «Auspichiamo vivamente – conclude Barbieri – che durante l'iter parlamentare si possano adottare criteri per modificare tale misura, per promuovere un efficace finanziamento aggiuntivo della scuola e superare la poco gradevole sensazione che il governo con una mano tolga ciò che con l’altra dispone a favore del Terzo Settore».