Ecco la cinquina del premio Galileo
Vaccini, medicina e salute, terremoti e catastrofi naturali, convivenza pacifica tra popoli di origine diversa e la nascita dell'universo sono i cinque temi degli altrettanti volumi che si sono aggiudicati la finale del premio Galileo in attesa del verdetto del 5 maggio a Padova.
È il premio Galileo, giunto alla sua 11a edizione, ad aver scelto di sposare l’attualità oppure è la scienza che sta diventando sempre più incalzante nella nostra vita quotidiana rendendo inevitabile la scelta di libri di divulgazione che ci interessano da vicino? Nell’uno e nell’altro caso, c’è da dire che mai come quest’anno la cinquina scelta dalla giuria degli esperti, guidata da Dario Bressanini, divulgatore scientifico e scrittore, appare calzante per gli argomenti trattati, in attesa del giudizio dei giovani sulla leggibilità e l’efficacia dell’esposizione.
Come è noto infatti il premio padovano prevede, a partire da marzo, una serie di appuntamenti dedicati all’approfondimento dei cinque saggi, sia presso gli studenti che per il pubblico di lettori, in vista della finalissima del 5 maggio che decreterà il vincitore assoluto, scelto dagli studenti di quarta superiore disseminati nelle scuole di tutt’Italia.
Ma veniamo ai titoli: ne basterebbero due per rendere evidente quanto si diceva: Chi ha paura dei vaccini di Andrea Grignolio (Codice edizioni, pp 198, euro 14,00), dedicato a un tema su cui non è mancato il dibattito dopo il richiamo dell’Oms all’Italia per l’abbassamento della soglia di immunizzazione, e Sotto i nostri piedi di Alessandro Amato (Codice edizioni, pp 238, euro 15,00) riservato all’attualissima, purtroppo, questione dei terremoti, della loro prevedibilità e della prevenzione possibile e doverosa.
Ma anche gli altri tre titoli non mancano di agganci alla cronaca e di appeal socioculturale. È la medicina, bellezza! di Silvia Bencivelli e Daniela Ovadia (Carocci, pp 200, euro 17,00) si riaggancia direttamente al primo libro citato perché pone il problema di come comunicare in modo corretto al grande pubblico le conoscenze, sempre in evoluzione, in campo medico. Gli africani siamo noi. Alle origini dell’uomo di Guido Barbujani (Laterza, pp 138, euro 15,00) avverte l’uomo del 21° secolo a non affrontare le sfide attuali con l’armamentario concettuale e ideologico del Settecento. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici – fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via – rispolverando bolse teorie sull’insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. La nascita imperfetta delle cose che ha come sottotitolo “La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo” di Guido Tonelli (Rizzoli, pp 333, euro 19,00) torna sull’affascinante mistero della nascita dell’universo che porta con sé inevitabili ripercussioni esistenziali, per quanto ci si ritenga ormai immuni da speculazioni filosofiche derivanti da teorie scientifiche.
Sarà quindi una bella sfida quella affidata ai ragazzi delle superiori, che dovranno leggere i cinque volumi, aiutati in questo dalla non eccessiva “voluminosità” delle singole opere. Anche la quantità di parole impiegate per comunicare con efficacia, oggi ha il suo... peso.