Non piange solo la Grecia. La Cina è vicina, troppo vicina...
Lo scoppio della bolla immobiliare cinese conferma che le economie sono sempre più interdipendenti: vale per il mercato unico europeo e per la sua moneta, l'euro; ma la regola funziona anche su scala mondiale. E tale interdipendenza non riguarda solo, come ci si potrebbe illudere, i "livelli più alti" dell'economia , bensì arriva fin nei mercati rionali.
Mentre l’Europa si interroga su un piano da 12 miliardi di euro per ridare speranza ai greci, e rimugina sul Trattato transatlantico su commercio e investimenti con gli Stati Uniti (che al netto di taluni reali rischi socio-ambientali creerebbe la più grande area di libero scambio al mondo), a Pechino e Shanghai scoppia una gigantesca bolla speculativa, per ora valutata in 2.500 miliardi di dollari. E subito ci si domanda se questa brutta sorpresa possa stoppare la crescita del Paese asiatico, o addirittura introdurvi elementi...