Ritornano i "Forti in scena"
Teatro, musica e danza intorno al tema della Grande guerra sono gli ingredienti della nuova edizione di "Forti in scena", che a distanza di tre anni ritorna ad animare alcuni luoghi storici dell'Altopiano con la forza dell'arte. Prossimi appuntamenti sabato 1 agosto a Campomuletto sopra Gallio e domenica 2 al forte Coldarco di Enego.
Torna dopo tre anni “Forti in scena” e mai tempismo fu più azzeccato. Fermatasi nel 2012 per mancanza di fondi, dopo quasi due lustri di spettacoli bellissimi nei luoghi della Grande guerra, il festival ideato e realizzato da Luciano Padovani si riprende i riflettori proprio nell’anno del centenario dello scoppio della prima guerra mondiale. Sette date, sette spettacoli voluti dall’unione montana, che raggruppa i comuni di Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana e Rotzo, e dalla provincia di Vicenza, che ridanno voce alle pietre dei forti Corbin, Interrotto e Coldarco, alla gradinata della chiesa di Gallio, sopravvissuta alle distruzioni, al rifugio Campomuletto.
«Nonostante tutte le difficoltà, non abbiamo voluto far mancare il nostro sostegno – spiega Chiara Luisetto, consigliere della provincia di Vicenza delegata alla cultura – È un’iniziativa in cui crediamo, un vero e proprio progetto dove musica, parole e danza si intrecciano e raccontano piccole storie di una grande storia». Un collage che fino a domenica 23 agosto parlerà di soldati, prima ancora uomini, di donne in attesa, di trincee con il loro carico umano. Il programma, dopo il primo spettacolo del 25 luglio al forte Corbin di Roana, prosegue sabato 1 agosto alle 17 al rifugio Campomuletto da dove parte il sentiero del Silenzio. Uomini in guerra. Menschen im krieg di Pietro Arrigoni riprende l’omonimo romanzo del 1917 in sei episodi raccontato da un ufficiale dell’esercito austro ungarico e tradotto in 19 lingue. Domenica 2, alle 15.30 al forte Coldarco di Enego, protagonista la musica con il concerto Voci di trincea del gruppo Baraban: 5 musicisti, 25 strumenti musicali, video che narrano la grande guerra. L’8 agosto alle 17 la location è il forte Interrotto di Camporovere (nella foto) con il coinvolgente spettacolo La guerra granda delle donne di Silvia Bertoncelli che porta in scena racconti, danzatrici e il coro di Asiago. Sabato 15 agosto, alle 20.45 all’auditorium di Gallio, va in scena La mia guerra finì lì di Luciano Nattino che riprende liberamente Forse mai nessuno leggerà queste parole (Meltemi editore, a cura di Piercarlo Grimaldi), il diario di Giovanni Bussi detto Gasàn, sarto di Langa alla prima guerra mondiale. «Al 24 magio da Asiago andare a Gallio...» è il primo verso di un canto di cantastorie registrato in val di Posina ad Arsiero: da qui si snoda Al 24 maggio, canti e storie al forte Campolongo di Rotzo domenica 16 alle 15.30. Infine, domenica 23, alle 15.30 alla croce di San Francesco a Foza, con Ta pum ta pum Titino Carrara, Giorgia Antonelli e i Calicanto ripropongono la formula di teatro concerto di Galeas per montes. Info: www.asiago.it