Up di Piove di Sacco: campo giovani in Sicilia con Libera
Saranno in sedici giovani a partire per la Sicilia dove dal 31 luglio al 6 agosto visiteranno i luoghi della memoria insieme all'associazione Libera. Il campo scuola sulla legalità dell'unità pastorale di Piove di Sacco viene dopo un anno ricco di esperienze formative e iniziative parrocchiali.
Dal 31 luglio al 6 agosto, sedici giovani dell’unità pastorale di Piove di Sacco vivranno un campo estivo promosso dall’associazione Libera, a San Giuseppe Jato, cittadina a trenta chilometri da Palermo.
«Il gruppo giovani dell’up – spiega Alessandra Paesanti, una delle coordinatrici – dopo l’esperienza della gmg a Cracovia dell’estate scorsa si è consolidato nelle relazioni interpersonali e nelle motivazioni che lo animano, partecipando durante l’anno sia alle proposte diocesane sia alle iniziative parrocchiali. La scelta di vivere un campo con l’associazione Libera è nata su proposta del parroco moderatore, don Giorgio De Checchi, che ci accompagnerà insieme al vicario parrocchiale don Giuliano Piovan, e senza volerlo si inserisce nel contesto del 25° anniversario della morte dei magistrati Falcone e Borsellino».
Per i giovani piovesi il campo “E!State Liberi!” sarà un’esperienza di approfondimento e formazione con Libera per conoscere i progetti di valorizzazione dei beni confiscati promossi dall’associazione, come strumento per ridare dignità a territori e persone valorizzandone le specificità, le passioni e le professionalità. Il campo, inoltre, fornirà l’occasione di conoscere a fondo la realtà e il contesto storico in cui si svilupparono, congiuntamente alla nascita del fenomeno mafioso, alcuni dei primi e significativi movimenti di rivendicazione dei diritti legati alla storia del movimento contadino di fine Ottocento e del secondo dopoguerra in Sicilia. Una storia che verrà approfondita grazie alla visita al memoriale della strage di Portella della Ginestra del primo maggio 1947 e grazie alle testimonianza da parte di un reduce dell’eccidio.
Inevitabilmente durante la settimana si avrà modo anche di conoscere i disvalori che la mafia nel corso della sua storia ha radicato nel territorio, visitando il Giardino della memoria, bene confiscato gestito dal comune di San Giuseppe Jato, luogo del tragico epilogo della storia del piccolo Giuseppe Di Matteo. Gli ultimi due giorni del campo il gruppo gusterà le bellezze offerte dal paesaggio e dalla storia di Palermo, e farà tappa presso i luoghi dove svolse il suo servizio pastorale don Pino Puglisi.
«“Sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”: queste parole di Paolo Borsellino – conclude Paesanti – danno voce ai nostri desideri per questo campo estivo e per il nostro futuro: respirare il profumo della libertà, della radicalità, delle scelte semplici, concrete e oneste».