Un nuovo centro parrocchiale per Taggì di Sotto
L'inaugurazione ufficiale è domenica 11 dicembre alle ore 11,30, dopo la celebrazione della messa delle 10,30. Una struttura costruita con un occhio di riguardo per l'impatto ambientale e che accoglierà le attività dei giovani e le iniziative di una comunità molto cresciuta negli ultimi anni.
Viene inaugurato domenica 11 dicembre il nuovo centro parrocchiale di Taggì di Sotto
Dopo la celebrazione eucaristica delle ore 10.30, alle 11.30 la cerimonia di taglio del nastro e poi un buffet di condivisione con tutta la comunità.
I lavori sono iniziati due anni fa, grazie a un contributo di 150 mila euro della fondazione Cassa di risparmio, rispondendo a una richiesta di spazi più adeguati che la comunità aveva formulato da diverso tempo. La parrocchia di san Nicola infatti, non aveva una struttura adatta ad ospitare le varie attività e iniziative:
«La comunità è molto viva – spiega il parroco don Paolo Pegoraro – e inoltre è un territorio in espansione, con nuove famiglie. Era quindi necessario avere un centro parrocchiale nuovo. La struttura è molto semplice, abbiamo infatti pensato di fare un ampliamento della scuola dell'infanzia così se in futuro la scuola dovesse espandersi e il centro parrocchiale venisse usato meno, o viceversa, gli spazi potranno essere rimodulati facilmente».
Un grande salone con il bar e i giochi per i giovani (calcetto, ping pong) al piano terra, una sala polivalente da usare anche per proiezioni al piano superiore, in più l'appartamento che ospitava le suore e che è stato trasformato in una saletta per gli animatori.
Poi ci sono altre due stanze didattiche medio grandi per gli incontri e i corsi già avviati di chitarra, pianoforte, inglese. Questa è la struttura pensata dallo studio dell'architetto Claudio Seno.
«Abbiamo lavorato molto – continua il parroco – anche sull'impatto ambientale. Ci sono 84 pannelli fotovoltaici che alimentano il centro. Pompe di calore, ricircolo dell'aria in modo che quella viziata esca ed entri quella esterna con una dispersione di un solo grado nell'arco di una giornata. Un'attenzione e un rispetto al creato, che è dono di Dio, ma anche allo spreco economico ed energetico».
Alla realizzazione dei lavori ha collaborato e sta collaborando tutta la parrocchia, in maniera volontaria, mettendo a disposizione sia competenze professionali che contributi economici
La struttura infatti è stata suddivisa in maniera immaginaria in un grande puzzle e i gruppi o le singole persone hanno la possibilità di acquistare una o più tessere al costo di 25 euro l'una. Un contributo che diventa vera e propria condivisione, un valore aggiunto che rafforza il senso di appartenenza alla comunità: il centro parrocchiale è stato realizzato proprio grazie all'apporto e alla volontà di tutte le persone.
Una struttura al passo coi tempi, quindi, che verrà utilizzata dai gruppi famiglia, per la catechesi, i gruppi giovani e giovanissimi, ma anche per gli incontri informali dei ragazzi
«Il patronato – conclude don Pegoraro - deve diventare un punto di riferimento per i ragazzi. Vorremmo in futuro avviare anche un progetto con un'équipe di educatori professionali che riescano ad agganciare e coinvolgere in particolare i ragazzi che vivono situazioni difficili in casa. Uno dei punti su cui si deve maggiormente lavorare è l'esperienza: bisogna far fare esperienza di gruppo, di comunità, di patronato perché poi i giovani sentano nostalgia del loro centro parrocchiale, delle attività svolte, degli incontri fatti e delle relazioni maturate. La nostalgia e il ricordo di aver vissuto delle belle esperienze in gioventù li porterà poi un domani, da genitori, da adulti, a ritornare in patronato e ad impegnarsi nella comunità, forse non a Taggì ma magari in altre parrocchie. I giovani in ogni caso devono essere protagonisti e il patronato è pensato per loro, perché possano trovare un luogo adatto per loro esigenze».