Sant'Agostino, per una settimana, sosta davanti alla Parola di Dio
Per la prima volta il parroco don Stefano Margola e il consiglio pastorale propongono alla comunità un tempo lungo di esercizi spirituali guidati da don Trincanato, dom Bonaccorso, don Cagol e don Tonello. Si parte lunedì 14 marzo. È il centro della quaresima accanto al percorso verso i sacramenti, nella notte di Pasqua, delle due catecumene Bianca e Preziosa.
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«Abbiamo davanti un anno di riflessione, di preghiera. Un anno di esercizio spirituale. Un anno da dedicare alla comprensione e all’accoglienza della misericordia di Dio». Così il vescovo Claudio si rivolgeva alle parrocchie dei vicariati della città di Padova, il 13 dicembre scorso, aprendo il giubileo nella nostra diocesi.
Il consiglio pastorale della comunità di Sant’Agostino di Albignasego si è lasciato guidare da queste parole per programmare l’evento centrale della quaresima. «Mi sono sentito interpellato dall’invito del vescovo – racconta il parroco, don Stefano Margola – e insieme al consiglio pastorale ho pensato, per la prima volta, di proporre alla comunità una settimana di esercizi spirituali: un tempo lungo e intenso di ascolto della parola di Dio, di silenzio e condivisione. Per approfondire il tema del giubileo e interiorizzarlo ci accompagneranno le meditazioni di alcuni presbiteri della nostra diocesi».
“Porta d’ingresso” di questa esperienza sarà la riflessione di don Silvano Trincanato, direttore di Casa Sant’Andrea, dal titolo “Chiamati alla misericordia” (lunedì 14 marzo). La serata è rivolta in particolare ai giovani del vicariato del Bassanello. “Misericordia: luce di speranza” è il titolo della seconda meditazione, che il monaco benedettino dom Giorgio Bonaccorso, docente presso l’Istituto di liturgia pastorale di Santa Giustina proporrà martedì 15. Terzo ospite della settimana sarà don Marco Cagol, vicario episcopale per il territorio, che illustrerà le opere di misericordia come prospettiva di vita cristiana (mercoledì 16). L’ultima serata, giovedì 17, “Misericordia: il sacramento della gioia”, sarà condotta da don Nicola Tonello, padre spirituale del seminario maggiore.
«La struttura delle serate è semplice – spiega don Stefano – si inizia alle 21 con la riflessione proposta dagli ospiti per una quarantina di minuti e si conclude insieme con la preghiera di compieta verso le 22.40».
«Ogni persona – aggiunge Giammaria Amato, vicepresidente del consiglio pastorale – dopo aver ascoltato la meditazione, avrà a disposizione un’ora in cui scegliere liberamente tra l’adorazione eucaristica silenziosa, la condivisione in gruppi e la celebrazione del sacramento della riconciliazione. A tale scopo saranno utilizzati tutti gli ambienti disponibili nella nostra parrocchia».
Questa settimana di esercizi spirituali culminerà con l’adorazione delle Quarant’ore, con inizio venerdì 18 alle 7 e conclusione sabato 19 alle 18. Saranno presenti alcuni frati minori cappuccini del santuario di San Leopoldo per il sacramento della riconciliazione (venerdì 18, dalle 16 alle 18; sabato 19, dalle 9 alle 11).
Il cammino quaresimale della comunità di Sant’Agostino è arricchito anche dal percorso di Bianca e Preziosa, due catecumene che accoglieranno la misericordia di Dio ricevendo i sacramenti dell’iniziazione cristiana la notte di pasqua. «La nostra comunità – racconta Giammaria Amato – negli ultimi dieci anni ha accompagnato diversi catecumeni nel loro cammino e numerose sono state le reazioni e i sentimenti che questi percorsi hanno suscitato. Innanzitutto lo stupore nel costatare che cristiani non si nasce, ma si diventa, da ragazzi come anche da adulti. La meraviglia di poter contribuire al cammino di fede di questi aspiranti cristiani, anche solo con la semplicità della presenza e della preghiera. La gioia di testimoniare la nostra fede accompagnando questi fratelli e sorelle con l’affetto, il consiglio e la carità. Oltre a questo la nostra comunità ha sperimentato la fatica di essere grembo che genera alla fede, perché anche genitori non si nasce, ma si diventa giorno per giorno camminando al fianco dei propri figli». EGiuseppe Pinton