Ritorna il mercatino della Caritas di Ponte San Nicolò
Nei sabati e domeniche 5, 6 12 e 13 aprile, "Portobello" torna nel sagrato della chiesa di Ponte San Nicolò. Sono circa 40 i volontari che danno vita a questa iniziativa dove si possono trovare mobili, accessori, lampade, libri, dischi, vestiti, bigiotteria, elettrodomestici e delle vere e proprie rarità per sostenere l'opera della Caritas interparrocchiale. Nel 2013 il volume di aiuti distribuiti è stato il doppio rispetto all'anno precedente.
«C’è chi si lamenta perché è senza lavoro... La Caritas non può lamentarsi, perché in questo periodo sta lavorando almeno il doppio». La butta sull’ironia Pasqualina Pagliarin della Caritas interparrocchiale di Ponte San Nicolò. Ma è un’ironia amara, frutto di centinaia di ore passate, da volontaria, a toccare con mano le ferite nascoste di un tessuto sociale ferito.
«Rispetto al 2012, lo scorso anno abbiamo distribuito il doppio di aiuti. Sono decine le famiglie che si rivolgono a noi per pagare le bollette o l’affitto». L’assistito medio dai volontari della Caritas ha quarant’anni, sposato con figli a carico, e un passato all’insegna della serenità: «Abbiamo muratori, falegnami, operai specializzati che, dopo la crisi, con il venir meno di cassa integrazione, sussidi e risparmi, si ritrovano davvero con l’acqua alla gola». La situazione non è delle più floride nemmeno per le donne: «Fino a qualche anno fa le famiglie si rivolgevano alla Caritas per trovare badanti, colf, assistenza domestica. Ora è il contrario: tante donne, anche italiane, ci domandano di lavorare, anche solo per un’ora o due, ma le famiglie, anche quelle che stanno meglio, prima di assumere ci pensano due volte». L’aiuto è discreto, costante: «Le prime tre domeniche del mese, in patronato a San Leopoldo, distribuiamo capi di vestiario e scarpe. Ma il sostegno si manifesta anche con il pagamento di testi scolastici, cure dentistiche, occhiali da vista».
In tempi di allarme sociale, disporre delle risorse necessarie per aiutare più famiglie possibili è quanto mai fondamentale: per questo, sabato 5 e domenica 6 aprile e sabato 12 e domenica 13 (il sabato dalle 15.30 alle 19 e la domenica tutto il giorno), torna, sul sagrato della chiesa di Ponte San Nicolò il mercatino “Portobello” allestito dalla Caritas interparrocchiale. Prezzi bassissimi e una scelta vastissima: «Anche nei giorni scorsi – racconta Pagliarin – abbiamo svuotato una ricca casa del comune di Padova. Di norma vendiamo tutto quello che raccogliamo durante l’anno. A differenza di altri mercatini, organizzati anche a Ponte San Nicolò, che sono attività commerciali vere e proprie, il mercatino “Portobello” si basa sulle donazioni dei privati, e dunque può tenere i prezzi bassissimi. Nonostante la convenienza, il “Portobello” resta la prima fonte di reddito per le attività della Caritas». Tra i banchi, curati da una quarantina di volontari, si possono trovare mobili, accessori, lampade, libri, dischi, vestiti, bigiotteria, elettrodomestici e delle vere e proprie rarità. Il tesoro più grande, però, è quello della solidarietà. Ma quella non si può comprare.