“Le domande a Gesù”, da lunedì 14 la scuola di preghiera per giovani in seminario maggiore
Lunedì 14 riprendono in seminario maggiore gli incontri mensili della scuola di preghiera per giovani dai 18 anni. L’appuntamento, organizzato da seminaristi ed educatori, è un’occasione privilegiata di incontro con il Signore e di condivisione e ha come titolo “Le domande a Gesù”.
Lunedì 14 novembre, dalle 20, riprenderanno in seminario maggiore gli incontri mensili della scuola di preghiera per giovani dai 18 anni.
Questo appuntamento, organizzato dai seminaristi e dagli educatori del seminario, è ormai da tempo un riferimento fisso nella proposta spirituale della diocesi, occasione privilegiata per i giovani di incontro con il Signore e di condivisione.
Se l’itinerario proposto due anni fa metteva a fuoco le domande che Gesù rivolge alle persone che incontra o che lo seguono, questa nuova edizione della scuola di preghiera ha come titolo “Le domande a Gesù”.
Ogni serata saranno approfonditi alcuni episodi evangelici in cui è Gesù stesso a essere messo in questione da un interlocutore. Si inizierà con la domanda dei primi discepoli – Maestro dove abiti? – per passare attraverso il dialogo con la samaritana al pozzo, l’imbarazzo di Pietro che chiede a Gesù «Signore tu lavi i piedi a me?» e che confessa «Signore da chi andremo?». Il percorso si concluderà con l’interrogativo di sempre: «Che cosa devo fare per avere la vita eterna?».
La struttura degli incontri sarà uguale a quella degli ultimi anni: un buffet iniziale per accogliere e salutare i giovani; poi dalle 20.30 alle 22.15 ci si sposterà in chiesa per un momento di introduzione, l’ascolto della Parola e il tempo della preghiera con l’adorazione. Saranno poi a disposizione i confessori fino alle 23.
«Ho conosciuto la scuola di preghiera all’età di 16 anni – racconta Marta Ferraretto, 20 anni, di Ponso, al secondo anno di psicologia, da diversi anni educatrice Acr – tramite mio padre e mio fratello Stefano, che ogni tanto me ne parlavano. Incuriosita, un lunedì sera, mi sono fatta accompagnare per conoscere questa esperienza e da allora non ho più smesso di parteciparvi. Ci vado ogni volta che posso, nonostante la distanza, e la propongo ai miei amici e a tutti gli educatori che conosco. A mio parere questo appuntamento è reso unico da ogni momento della serata. Sia dal buffet, dove si incontrano carissimi amici che non si vedono molto spesso per motivi di distanza o di troppi impegni in agenda, sia dall’adorazione in silenzio, dove si percepisce un clima intenso, preparato accuratamente proprio per trasmettere serenità e accoglienza amorevole nei confronti di ogni giovane presente».
«Quando mi metto davanti a Gesù senza maschere e scudi sento che tutto ciò che sto vivendo come studentessa universitaria ed educatrice e tutto ciò che sono – innamorata, pensierosa, stanca, contenta – si muove e si scioglie in un tutt’uno dentro di me, per questo spesso scendono calde lacrime dai miei occhi. Sono completamente sua in quell’istante e riesco a cogliere il suo amore profondo per me. Dalla scuola di preghiera mi porto a casa una parola o una domanda suscitata dal vangelo. Questa mi rimbomba nella testa per molto tempo, anche a distanza di anni, e cerco di mettermi in gioco per realizzarla o per trovarle risposta».
Due sono gli appuntamenti particolari: il 13 dicembre l’incontro di preghiera si terrà nella chiesa degli Eremitani, mentre il 25 marzo la scuola di preghiera durerà un’intera giornata (“Sdp-day”).
Info: www.seminariopadova.it