La sagra di Villatora è la festa di una comunità che vuole educare alla fede
In programma dal 14 al 18 luglio, la sagra del Carmine di Villatora è ispirata al tema del "nido". Spicca il ricordo del ventennale del centro parrocchiale, che con il ricavato della festa sarà dotato di un nuovo campo da gioco.
“La chiesa è come il nido degli uccelli. In esso non tutto è bello e pulito, trovi paglia, avanzi, persino sterco… però il nido custodisce la vita”.
Gli organizzatori della sagra del Carmine di Villatora di Saonara hanno scelto questa frase, del premio Nobel per la letteratura francese François Mauriac, per sintetizzare il senso della loro festa, in programma dal 14 al 18 luglio.
L'immagine del nido, infatti, ben si adatta a descrivere il ruolo della manifestazione all'interno del percorso pastorale della parrocchia dei Santi Simone e Giuda (la Madonna del Carmelo è la compatrona)
«Penso che questo tradizionale appuntamento annuale sia un momento significativo per riscoprire di essere casa di vita – commenta il parroco don Valentino Sguotti – Vi si ritrovano tutti gli elementi che fanno un nido. Ci si dà da fare in tanti, ognuno con il suo tempo e la sua operosità ma tutti per divertirsi, custodire la preziosità di ogni persona e rendere la comunità parrocchiale più bella e accogliente, con un impegno sempre rinnovato di annuncio del Vangelo».
A caratterizzare la sagra di quest'anno è, inoltre, il ricordo del ventennale della costruzione del centro parrocchiale.
Anch’esso un nido che ha custodito e fatto crescere un gran numero di ragazzi, giovani e adulti. Al suo interno sono state nate tante iniziative divenute ormai appuntamenti fissi per la comunità di Villatora: le feste di ottobre per i patroni, della befana e di carnevale, il canto della pastorella per le vie del paese e, naturalmente, la sagra del Carmine.
«Passati quattro lustri – prosegue don Sguotti – il centro parrocchiale rimane, necessariamente, un progetto in continuo divenire per adeguarlo al cambiamento dei tempi e delle persone. Come in un cantiere in cui non ci si accontenta di utilizzare i soliti materiali e tecnologie “perché si è sempre fatto così”, anche il patronato è un luogo aperto a nuove idee, scelte e iniziative».
E così, dopo la sagra, la struttura si arricchirà di un nuovo spazio: un campo da gioco polivalente per pallavolo, basket e calcetto.
«Con questo intervento vogliamo riproporre il centro parrocchiale come nido per la vita della comunità cristiana e di ogni persona, in special modo i giovani e le famiglie. Il campo da gioco richiede un investimento economico non indifferente ma, insieme agli organismi di partecipazione, abbiamo deciso di realizzarlo perché crediamo sia uno spazio che favorisca l'aggregazione e un buon utilizzo del proprio tempo».
Il ricavato della sagra servirà, appunto, per finanziare questo importante progetto, senza dimenticare il sostegno alle missioni e alle opere di carità della parrocchia
«La sfida più bella che ci attende, però, sarà quella di essere un cantiere che profuma di vangelo e di fraternità, non di cemento». Un impegno che comincia con la sagra, specie per i circa centocinquanta volontari di ogni età, chiamati a rispondere con l'entusiasmo alle possibili difficoltà di un evento così articolato.
Il programma
Il cartellone della manifestazione ne ha per tutti i gusti.
Ci sono lo stand gastronomico, che propone varie serate a tema, il ballo liscio, lo spazio bambini, l'ormai celebre kermesse musicale per i giovani “Carmine rock”, la pesca di beneficenza, la mostra del libro e del cucito. Per il gran finale non mancheranno i fuochi d’artificio.
La giornata culmine sarà il 16 luglio, memoria della Madonna del Carmelo.
La dimensione religiosa rimane, infatti, parte integrante della sagra di Villatora. In preparazione all'importante festa mariana la comunità parrocchiale organizza una novena itinerante in varie zone del paese.
Ogni sera dal 7 luglio i fedeli si ritrovano presso vari capitelli e centri di preghiera, accompagnati un’icona della Madonna del Carmine, per un momento di annuncio della Parola e invocazione a Maria, primo nido del Signore fatto uomo.
Domenica 16 luglio la messa più importante sarà presieduta da don Federico Tallone, novello sacerdote che per tre anni ha svolto il suo servizio pastorale nella parrocchia di Villatora.