In viaggio tra i circoli Noi: Zanè e San Leopoldo di Ponte San Nicolò
C'è mante attività di inclusione, spazi aperti alla cittadinanza, attenzione ai bisogni anche sociali degli ultimi. Molto da scoprire nel viaggio tra i circoli Noi della diocesi di Padova che ci accompagna a Zanè, in provincia di Vicenza, per osservare il circolo “San Pio X” e a San Leopoldo di Ponte San Nicolò per l’omonimo patronato.
Le attività del nuovo anno pastorale sono iniziate ma c’è ancora spazio per la programmazione del 2017 ormai alle porte.
Si può dire che questo sia uno dei periodi più intensi per i circoli Noi che operano nel vasto territorio della diocesi di Padova.
A Zanè, in provincia di Vicenza, il circolo parrocchiale San Pio X è un’istituzione riconosciuta, oltre che un’aggregatore di volontari, famiglie e ragazzi.
«Abbiamo scelto di fondare un circolo Noi – racconta Andrea Pegoraro – per dare a chiunque opportunità di incontro e di crescita grazie alle nostre iniziative. Vogliamo che tutti si sentano parte di una realtà più grande di riferimento». Il circolo ha a disposizione il patronato, con una sala polifunzionale e una sala conferenze, campi da gioco esterni dove si possono praticare calcio, pallavolo e basket; gli ambienti sono aperti il lunedì, il mercoledì e il venerdì pomeriggio, giorno in cui si svolge la catechesi, il sabato pomeriggio e la domenica, mattina e pomeriggio, a servizio di chi esce da messa.
«Siamo felici della disponibilità e del profondo spirito di collaborazione che si respira tra i vari volontari – continua Pegoraro – anche se è comunque sempre difficile essere attraenti per le nuove generazioni, trovando magari altre persone che dedichino il loro tempo per le nostre attività».
Tra gli appuntamenti che ogni anno il circolo mette in agenda ci sono i tornei estivi per bambini, giovani e adulti che si svolgono da metà giugno a metà luglio: l’anno scorso la manifestazione ha visto la partecipazione di ben cento persone.
A fine giugno, poi, il circolo Noi collabora all’organizzazione festa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, patroni della comunità.
L’evento principe dell’anno “Noi” resta il grest, che si svolge nel mese di luglio e che coinvolge in media duecento bambini e trenta animatori
«Ogni settimana – prosegue Pegoraro – vengono proposte diverse attività come traforo, parkour, cucito, decori, braccialetti, fotografia, giornalismo, canto e ballo. Oltre agli animatori, con i bambini, ci sono anche adulti volontari». Il grest vede anche una gita con i genitori e una serata finale, tra musica e spettacoli, a cui prendono parte oltre 400 persone.
Il mese di novembre, dopo la “Festa delle Castagne” pensata in particolare per la terza età, vede le mamme preparare e confezionare lavoretti natalizi da vendere poi nelle bancarelle fuori dalla chiesa per sostenere così le attività del centro parrocchiale. Il periodo che precede le feste è un continuo susseguirsi di iniziative, momenti conviviali e tradizioni come il “Canto della Stella” e la visita agli anziani e ai malati. «Speriamo – conclude Pegoraro – di coinvolgere di più i ragazzi e giovani perché possano portare avanti con entusiasmo in futuro quello che stiamo cercando di realizzare adesso».
Il “circolo parrocchiale San Leopoldo” opera invece nell’omonima parrocchia che sorge nel territorio di Ponte San Nicolò, la più giovane parrocchia della diocesi di Padova.
L’attuale direttivo è in carica dal 27 novembre dello scorso anno, è formato da nove componenti e fin dall’inizio si è posto degli obiettivi molto ambiziosi: «Vogliamo prima di tutto collaborare con le altre realtà della parrocchia per ridare vigore alla nostra comunità – spiega Carlo Giorato – Poi, vogliamo aumentare le ore di apertura del bar per offrire uno spazio di incontro ai bambini, ai giovani e ai meno giovani, proponendo nuove iniziative, creando rete e migliorando la gestione degli spazi comunitari».
Un’idea semplice è già stata realizzata: «Puntiamo sempre di più ad incentivare le attività dedicate e aperte a tutte le comunità parrocchiali del territorio in forma essenzialmente gratuita, chiedendo un contributo per le spese di riscaldamento e pulizia agli altri soggetti che la utilizzano».
Il bar è aperto il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18, il sabato dalle 14.45 alle 18, mentre la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, ma si vorrebbe fare di più: «Ci piacerebbe aumentare i momenti di apertura. Siamo alla ricerca di nuovi volontari per poterlo fare».
Oltre che della gestione del bar e degli spazi del patronato, il circolo si occupa dei campiscuola estivi e di alcuni corsi, come lo shiatzu, l’inglese e l’ormai consolidato corso di chitarra della domenica mattina.
Nella fase finale dell’anno la festa delle castagne, la festa dei nonni, la briscolata di fine novembre – in programma domenica 27 – e i momenti conviviali delle feste di Natale. Per il futuro si prospetta un’apertura di mercoledì pomeriggio per la misurazione della pressione arteriosa con volontari qualificati, mentre di martedì si terranno alcune serate sul benessere della persona, anche grazie alla bioedilizia. «I patronati saranno ancora più importanti in futuro – conclude Giorato – con la crisi del welfare potranno essere una preziosa risorsa per rispondere ai bisogni sociali delle persone».