Dal 6 al 9 agosto torna “La pace in bici”. Nel ricordo di Antonio Papisca
Quattro giorni in bici, per gridare ancora una volta la pace. Dal 6 al 9 agosto l’associazione Beati i costruttori di pace, animata da don Albino Bizzotto, rimonta in sella con nuovo slancio, grazie all’approvazione, lo scorso 7 luglio da parte delle Nazioni unite, del trattato che vieta le armi nucleari.
«Dopo anni di una Onu sempre meno autorevole, imbrigliata dai veti incrociati dei cinque componenti permanenti del Consiglio di Sicurezza, abbiamo sentito risuonare ancora quel “noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra…”, preambolo dello statuto delle Nazioni unite», ha scritto l’organizzazione in questi giorni.
Così domenica 6, dopo aver fatto memoria della tragedia di Hiroshima, in municipio a Padova dalle 9 alle 11 si tiene il ricordo del prof. Antonio Papisca, una vita impegnata per la pace, in collaborazione con il Centro per i diritti umani delll’università patavina.
Dopo la messa (alle 11.30 alla Madonna Incoronata) e il pranzo al sacco, la carovana partirà per Noale dove incontra la comunità e partecipa alle attività promosse dai comitati locali.
Lunedì 7, dopo la notte a Noale, i ciclisti toccheranno Vedelago, Istrana e Morgano, incontrando i sindaci nell’ambito del progetto internazionale “Mayors for peace”. Alle 21, sempre a Morgano ci sarà una serata sul Trattato che vieta le armi nucleari.
Il giorno dopo i “beati” arriveranno a Gaiarine e poi a Vallenoncello, dove saranno ospiti di don Tolot e degli organizzatori pordenonesi.
Mercoledì 9 in mattinata il gruppo raggiungerà la base Usaf di Aviano dove farà memoria della strage di Nagasaki.