Arten: lezioni di italiano ai migranti e visite agli anziani
In una sala della parrocchia di Arten, due volte alla settimana si svolgono lezioni aggiuntive di italiano rivolte a un gruppo di giovani migranti provenienti da diversi paesi africani. Nel periodo dell'avvento, invece, i cresimandi hanno fatto visita agli anziani soli del paese
Hanno bussato e don Arnaldo Visentin ha aperto loro le porte della parrocchia di Arten (provincia di Belluno e diocesi di Padova). A bussare è stata la cooperativa Tempus di Fonzaso, ma i destinatari dell’accoglienza sono un gruppo di migranti giunti recentemente da diversi paesi dell’Africa, per un corso di italiano aggiuntivo necessario aduna più proficua integrazione nella comunità. La cooperativa si occupa di favorire l’integrazione sociale delle persone svantaggiate, anche attraverso l’inserimento lavorativo.
«Non riuscivano a trovare un sala dove fare lezione – spiega il parroco don Arnaldo – così sono venuti qui, per due volte alla settimana. Sono una decina di giovani, accompagnati da una squadra di volontari».
Sembra una cosa semplice, ma quando si tratta di accoglienza non bisogna dare nulla per scontato.
«Non è così ovvio che un parroco conceda le stanze, riscaldate e pulite, e con una gentilezza estrema» sottolinea Erica Tonetto, psicologa, che per la cooperativa segue i profughi nel loro percorso di inserimento sociale. I ragazzi sono ospitati in tre appartamenti a Fonzaso, dove il loro arrivo non ha mancato di suscitare qualche preoccupazione. «Non ci sono stati fenomeni di rigetto – spiega Luca Galimberti, coordinatore della cooperativa – e va tenuto presente che il numero di migranti è consistente per una piccola comunità come quella di Fonzaso, anche rispetto ai parametri ministeriali. Ma a livello di integrazione la strada è ancora lunga». Forse servirà un po’ di tempo, ma la strada è stata imboccata. Le lezioni di italiano, tenute dall’insegnante Erika Bertoldin, sono anche un’occasione per avvicinare i ragazzi, abituarli a rispettare orari e impegni e aiutarli a superare i traumi del viaggio che li ha portati fin qui. «Soprattutto quelli legati alla tappa in Libia, dove hanno molto sofferto – spiega Tonetto – Torture, violenze, la morte di un fratello, del compagno… Storie struggenti, che emergono col tempo».
Ma i gesti di fraternità della parrocchia di Arten non si limitano ai migranti e si estendono alle tante persone sole, che si sentono tali soprattutto nel periodo delle feste. Per questo, come ogni anno, nel periodo dell’avvento i cresimandi della parrocchia sono andati a trovare gli anziani del paese che, a causa del freddo o per problemi di salute, sono costretti in casa. Accompagnati da Giocondina Toigo, insieme ai due giovani Simone Toigo e Giada Zannolla, i ragazzi hanno visitato una decina di persone, dedicando a ciascuna il tempo necessario per incontrarsi, ascoltare e condividere un momento di serenità.