A Caltana, san Biagio porta la festa per tutta la comunità

Quattro giorni di festa, iniziati con la Candelora, il 2 febbraio, che culmineranno con la festa delle famiglie con il pranzo comunitario di domenica 5. Quella di san Biagio, a Caltana, non è una sagra dunque, ma una serie di iniziative che al centro hanno la fede. 

A Caltana, san Biagio porta la festa per tutta la comunità

Caltana si ritrova questo fine settimana attorno al suo patrono, san Biagio, per celebrare una festa che, fin dalle intenzioni degli organizzatori, ha a cuore “fede e comunità”.

«Quella di San Biagio non è, per la parrocchia di Caltana, una sagra quanto piuttosto una festa di comunità, le sagre sono un’altra cosa, e hanno altri tempi, come il mese di giugno per quella di san Luigi e la terza domenica di ottobre – spiega don Danilo Bovo, il parroco – Una festa di comunità che come tale è una manifestazione di fede che è cominciata con l’adorazione di preghiera del giovedì e l’esposizione del Santissimo Sacramento».

È un programma di celebrazioni liturgiche molto intenso nella fede, quello che attende i fedeli dal 2 al 5 febbraio, i quali sono stati invitati a partecipare in primo luogo alla messa e conseguente benedizione dei ceri giovedì 2, festa della Presentazione del Signore. Altro momento tradizionale è quello destinato a coinvolgere i bambini nella giornata di venerdì, come spiega il parroco: «Nel pomeriggio, durante la celebrazione eucaristica, vengono benedette la frutta e le caramelle che poi doniamo ai bambini», in ossequio alla figura di san Biagio, storicamente legato ai più piccoli.

I giovani e i giovanissimi saranno protagonisti anche del primo momento di festa collettiva, nella serata di sabato sera, quando si ritrovano in compagnia nel salone parrocchiale. Ma una festa comunitaria non sarebbe tale senza un momento in cui ritrovarsi tutti insieme e l’occasione è quella di domenica 5 febbraio con il pranzo e la giornata in famiglia. Un’attenzione particolare è rivolta agli anziani soli e impossibilitati a raggiungere il centro parrocchiale: alcuni volontari si rendono disponibili per andare a prenderli ed accompagnarli al pranzo, cui seguono momenti per i giochi di società e la tombola.

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