38 esperienze di urbanistica partecipata

Un utilizzo responsabile del territorio e dell'ambiente circostante è oggi nel nostro paese un'urgenza, come testimonia l'ultimo rapporto Ispra. La cementificazione in Italia si mangia 35 ettari al giorno di terreno vergine. Un ritmo insostenibile che comporta enormi costi occulti. A questo si lega l'importantissimo tema della riqualificazione delle aree industriali dismesse su cui è al lavoro il Parlamento. Ecco 38 schede con altrettante esperienze realizzate e/o proposte di rigenerazione dei siti dismessi.

38 esperienze di urbanistica partecipata

Il n.83 di Tonioloricerche è una raccolta di 38 schede dedicate ad esperienze – realizzate e/o proposte – di rigenerazione di siti dismessi.

Dal 24 giugno 2015 è all’attenzione della decima Commissione del Senato della Repubblica il disegno di legge n.1836 "Misure per favorire la riconversione e la riqualificazione delle aree industriali dismesse". La Commissione ha deciso di avvalersi di una serie di audizioni con consegna di materiali puntualmente proposti nel sito web: Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani), Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili), Conferenza delle Regioni e delle Province AutonomeConfindustriaFicei (e proposta Ficei di affidamento del compito di Agenzia nazionale per le aree industriali), Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa), Inu (Istituto nazionale di urbanistica), Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), Rete Imprese Italia.

Dalla lettura dei testi depositati si ricava facilmente l’estrema complessità delle questioni, che si intrecciano anche con l’accentuata attenzione al contenimento del consumo di suolo.

Dal 5 luglio scorso le apposite commissioni del Senato discutono sul testo – già approvato alla Camera dei Deputati – dedicato appunto a questo tema: e nel comma 2 dell’articolo 1 si legge: “ Il riuso e la rigenerazione urbana, oltre alla limitazione del consumo di suolo, costituiscono princìpi fondamentali della materia del governo del territori”.

 

Riconversione e riqualificazione pongono quesiti inediti alle singole comunità nel ri pensare luoghi storicamente importanti, frutto di omogenee idee di regolazione territoriale durate decenni e ora poste in discussione da molteplici fattori connessi alle dinamiche della interdipendenza e della globalizzazione con le incognite che esse oggettivamente determinano. Quei luoghi chiedono soprattutto visione del futuro

Il tema è certamente interessante anche nella nostra regione: da mesi la seconda Commissione del Consiglio Regionale del Veneto lavora ad un testo unificato delle proposte di legge 14, 40 e 44.

 

Nell’ultima versione - proposta il 7 luglio scorso -  tra i punti preliminari si propone : La presente legge detta norme per il contenimento del consumo del suolo assumendo quali princìpi informatori: la programmazione dell’uso del suolo, la riduzione progressiva e controllata del consumo di suolo, la rinaturalizzazione di suolo impropriamente occupato, il riuso, la riqualificazione e la rigenerazione delle aree di urbanizzazione consolidata”.

 

Le 38 schede possono quindi facilitare un’ulteriore passo di informazione e conoscenza, probabilmente utile laddove ci sono urgenti problemi di riqualificazione di spazi pubblici e/o privati dismessi, che possono chiedere anche esercizi responsabili di urbanistica partecipata.

 

Anche così, anche nei nostri territori regionali si orienta il cammino verso l’attuazione dell’Agenda Urbana Europea – formulata ad Amsterdam il 30 giugno – e la puntale attenzione alla sostenibilità dello sviluppo urbano, tema del Documento nazionale presentato a Roma l’11 luglio e inviato all’ONU, in vista della Conferenza Internazionale Habitat III che si svolgerà a Quito dal 17 al 20 ottobre 2016.

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Parole chiave: riqualificazione (2), urbana (2), urbanistica (7), Veneto (185), consumo di suolo (9)
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