Ottavo Giorno. Passi di danza, nel grande ballo delle nostre diversità

Ottavo Giorno L’associazione padovana da oltre 25 anni promuove attività artistiche e performance teatrali e di danza, sul cui palco salgono persone con differenti abilità

Ottavo Giorno. Passi di danza, nel grande ballo delle nostre diversità

L’inimitabile coreografia della carrozzina elettrica. Il volteggiare nonostante la stampella. Il movimento “up” che va ben oltre la trisomia 21. Senza dimenticare il deambulatore che balla. Sono in 15 all’interno del palazzetto Luigi De Michel a Salboro, come sempre di sabato pomeriggio. Più che il laboratorio dell’associazione Ottavo Giorno, si rivela una vera e propria lezione di vita. La danza come forma di uguaglianza e libertà, nella creazione artistica che non fa differenze.

Ore di emozioni
È una scarica elettrica al cuore e insieme lo spettacolo di piccole e grandi emozioni in movimento. Ci si riscalda lentamente con l’ondeggiare collettivo, comprese le due ragazze in sedia a rotelle e un’altra con il deambulatore. Poi è tempo di provare: il respiro del corpo disteso sul pavimento cambia la forma, la posizione e il gesto nell’incontro. Figure di contatto, gesti plastici, linguaggi fisici. La musica accompagna ogni esercizio. Piccoli gruppi seguono e sviluppano le mosse e le azioni della loro “guida”. Ma sempre, anche in coppia, la regola impone di alternare i ruoli. E si procede verso la “comodità” di corpi che si ritrovano a congelare sagome, intersezioni, pose, forme. Insomma, nel palazzetto di Salboro per oltre tre ore i protagonisti dell’associazione Ottavo Giorno provano e perfezionano quel che danzerà in scena, mentre chi li guarda impara la potenza collettiva del silenzioso moto a luogo dei corpi.

La “ricetta” DanceAbility
La “ricetta” traduce l’articolo 30 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità: «Gli Stati prenderanno misure appropriate per dare alle persone con disabilità l’opportunità di sviluppare e potenziare il loro potenziale creativo, artistico e intellettuale, non solo a proprio vantaggio, ma anche per l’arricchimento della società». Un’esperienza che a Padova è radicata ormai da più di un quarto di secolo. «Ottavo Giorno è nata proprio con questo obbiettivo: offrire alle persone con disabilità uno spazio di espressione che non fosse finalizzato a esigenze di tipo terapeutico, confinato nelle strutture socio-sanitarie, ma che fosse aperto e accessibile a tutti: quindi senza barriere o confini – racconta Marina Giacometti, insegnante di danza contemporanea e certificata metodo DanceAbility, cofondatrice dell’associazione – Il mio lavoro era inizialmente rivolto solo a ragazzi Down e disabili intellettivi. Fin da subito i corsi coinvolsero anche giovani abili, per lo più studenti di psicologia che inizialmente dovevano avere funzione di supporto per il gruppo. Ma sentivo che si doveva tendere alla creazione di un gruppo totalmente integrato. La mia convinzione trovò sostegno e forza nell’incontro con Alito Alessi, danzatore e coreografo statunitense fondatore della DanceAbility. Nel settembre 1999 invitai Alito ed Emery Blackwell, danzatore disabile suo collaboratore, a un corso di una settimana a Padova. Fu un successo incredibile, con la partecipazione di 60 persone, abili e diversamente abili. Quello fu l’inizio…».

Trionfo al San Gaetano
Quattro minuti di applausi e molti occhi lucidi del pubblico. Un trionfo il 4 maggio scorso nell’agorà del Centro culturale San Gaetano, nel quinto appuntamento del cartellone del Festival “Prospettiva danza-teatro 2024”. Con la direzione artistica di Marina Giacometti e Anna Ruzza, per le musiche originali di Giorgio Gobbo, sul palcoscenico hanno davvero meravigliato Stefano Baliello, Alessandra Barbetti, Tatiana Bargantsyeva, Laura Biasioli, Fahd Bouichou,  Giada Cozza, Alessio De Besi, Tecla Gava, Giulia Grigolon, Agostino Lentini,  Stefania Limena, Margherita Massironi,  Pietro Pagliara, Enrico Palumbo,  Singh Parvinder, Giulia Pertile, Antonio Romano, Anna Romaro, Sara Sartori, Irene Segalla, Stefania Trentin, Lorenzo Trovò, Erika Vallese, Aurora Vangelista e Irene Zanin. Per chi se li è persi “live”, non si fa fatica a rimediare grazie alla videoregistrazione integrale che è sempre disponibile sul canale YouTube di Ottavo Giorno Padova.

Come alle Maddalene
Il debutto come primo studio nell’autunno 2019, poi in scena all’interno del Palazzo della Ragione e a Cittadella e Vittorio Veneto. “Sei personaggi più uno, in cerca d’amore” è lo spettacolo teatrale dell’associazione Ottavo Giorno, riproposto a febbraio al Teatro delle Maddalene nella rassegna “AngolAzioni, scorci dalla scena padovana”. Irrompono sul palcoscenico passioni, conflitti e sogni dei sei protagonisti, affiancati dall’improbabile capocomico che vorrebbe muovere i fili delle loro storie per renderle più “rappresentabili”. Liberamente ispirato a Pirandello, traduce gesti d’eleganza, movimenti del cuore e frustrazioni dell’anima che spesso meravigliano ben al di là della tecnica per interpretazioni originali, dense e straordinarie. Il capocomico tenta di “governare” sei interpreti di passioni e delusioni. E dalla sua “bacchetta magica” esplode un’eccezionale danza collettiva che trascina il pubblico. Lo spettacolo è ideato da Marina Giacometti con l’assistenza e il coordinamento di Anna Ruzza. In scena Laura Biasioli, Andrea Cappelletto, Federico De Lazzari, Stefania Limena, Anna Ruzza, Ilaria Specchia e Stefania Trentin.

Con l’università
L’associazione Ottavo Giorno, fra le tante collaborazioni, da un decennio offre corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità al Dipartimento Fisppa dell’Università di Padova. Orienta gli insegnanti verso pratiche di inclusione attraverso il movimento e fornisce strumenti educativi alternativi per favorire la relazione, la conoscenza e il rispetto reciproco. In particolare con Anna Ruzza, psicologa psicoterapeuta, insegnante certificata metodo DanceAbility, che fin dal 2007 opera nell’associazione.

La formula convincente
«Quando insieme balliamo, penso che sono felice di essere io». Così Alessio interpreta perfettamente la formula dell’associazione Ottavo Giorno. È la danza dell’improvvisazione: ognuno si muove anche in funzione degli altri, pur coltivando sempre la libertà. Certo, nel laboratorio a Salboro si eseguono le suggestioni proposte dall’insegnante, in sintonia con la colonna sonora. Tuttavia, la creatività nelle sequenze appartiene a chi danza, senza dimenticare mai di includere gli altri. Come Alessio, tutti si avventurano nell’imprevedibile oscillare del cambiamento di stato. Fermi in piedi, distesi sul campo di gioco, inseriti fra corpi altrui – comunque, ci si convince insieme in un’esperienza che cambia la vita.

Dalla fondazione a oggi. Un cammino iniziato nel ‘97

Fondata nel 1997, l’associazione Ottavo Giorno è un progetto permanente di attività artistiche di danza e teatro che promuove e realizza l’inclusione della diversità. Dal 1999 promuove la DanceAbility, la tecnica che permette alle persone abili e con disabilità di incontrarsi nella danza. E conta sulla collaborazione tra strutture sociosanitarie, associazioni, scuole, quartieri, università. È poi attiva nei corsi di formazione per insegnanti, operatori socio sanitari, operatori della danza, del teatro e dello sport. Sul fronte artistico, dal 2006 al 2017 lavora in sintonia con la Bottega Baltazar, mentre ora si affida al musicista Giorgio Gobbo e al Collettivo musicale Tetto di Nembi. Spaziodanza e il Festival prospettiva DanzaTeatro, fin dal 2011, ospitano i laboratori di danza inclusiva e le creazioni artistiche di Ottavo Giorno. Dal 2016 Ottavo Giorno fa parte della rete italiana #unlimited, promossa e sostenuta da OrienteOccidente Dance Festival. Dal 2017 partecipa a Mapp-Maddalene Arti performative Padova, nato in occasione della riapertura del Teatro delle Maddalene. La sede legale di Ottavo Giorno è in via Vanzetti, 5, telefono 049-2613040, e mail ottavogiorno@ gmail.com, sito www.ottavogiorno.com

Un workshop in programma l’8 febbraio 2025

I laboratori dell’associazione proseguono fino a maggio. Sabato 8 febbraio è in calendario il workshop con Alessandra Carelse (Embodiment coaching, insegnante DanceAbility e ricercatrice sul movimento) che vive e lavora a Vienna.

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