Empatia sul palco: così la musica fa stare bene. Dieci anni di attività per i Liveplay, cover band dei Coldplay

I Liveplay, cover band dei Coldplay, festeggiano dieci anni di attività. Quattro amici, originari del Piovese, appassionati di musica con un passato nel coro parrocchiale e come animatori. Il cantante, Enrico Coin, è medico di base a Legnaro

Empatia sul palco: così la musica fa stare bene. Dieci anni di attività per i Liveplay, cover band dei Coldplay

Festeggiano i dieci anni dalla loro costituzione e ormai rappresentano una delle cover-band più apprezzate del gruppo musicale britannico Coldplay, forse la band più ascoltata al mondo: sono i Liveplay, che solcano i palchi d’Italia e di mezza Europa. Quattro amici, i fratelli Enrico e Filippo Coin, rispettivamente voce e chitarra solista, Angelo Barbierato al basso e Davide Poli alla batteria, quest’ultimo ha sostituito lo storico batterista Daniele Marcon che ha un ruolo di supporto tecnico. All’epoca poco più che ventenni, Filippo non era ancora maggiorenne, originari del Piovese, appassionati di musica, decisero nel 2013 di provare a riprendere i pezzi che i Coldplay hanno proposto nel tempo con un rock alternativo dapprima, poi passato al pop con più di qualche rimando alla musica classica e sempre, però, con un grande successo di pubblico. Un po’ la stessa cosa accaduta anche ai Liveplay. «Dopo quasi un anno di preparazione, nel 2014 abbiamo iniziato la nostra avventura che continua tuttora – racconta Enrico Coin che è un vero mattatore sul palco – L’idea di fondo è superare il concetto di “semplice tribute band”, offrendo al pubblico uno spettacolo non solo musicale, ma anche visivo ed emotivo, che possa coinvolgere lo spettatore a 360 gradi». Le stupende sonorità, l’energia travolgente, lo spettacolo mozzafiato e il continuo rinnovamento della band di Chris Martin & co., sono la grande fonte di ispirazione per i Liveplay, impegnati in concerti curati nel minimo dettaglio e il più possibile simili alle grandi esibizioni live dei Coldplay. La passione per la musica tra di loro è nata in parrocchia: «Sono stato animatore dell’Azione cattolica per una quindicina d’anni a Civè e insieme a mio fratello Filippo eravamo parte del coro e si animava la messa in parrocchia», spiega ancora Enrico Coin, che di professione è medico di base, mentre il fratello Filippo è veterinario. Angelo Barbierato, il bassista, ha invece preso le mosse dal coro parrocchiale di Cantarana, comune di Cavarzere, ma Diocesi di Padova. E proprio questa esperienza di animazione e di partecipazione alle attività della comunità cristiana come i campi estivi, sono rimasti nel cuore di Enrico tanto che ci tiene a farlo presente. «L’esperienza di quando ero giovane con l’impegno dell’animatore in parrocchia è di grande aiuto quando sono sul palco, perché il nostro desiderio è quello di far star bene la gente che viene a vederci, lanciare dei messaggi positivi e creare empatia con chi viene a vedere il concerto – afferma Enrico, che poi puntualizza – Ad alcuni dei ragazzi che seguono la parte tecnica del nostro gruppo, ho fatto da animatore e anche questo aiuta a fare squadra tra di noi». Ma l’attività in parrocchia per il dottor Enrico Coin torna buona anche per la sua attività professionale: «Sono medico di medicina generale a Legnaro e l’approccio con il paziente è importante per chi ha deciso di intraprendere questa attività». Conciliare musica e attività medica non è facile, ma fa bene, a sentire Enrico Coin: «All’inizio, anche quando facevo sostituzioni, i pazienti esprimevano qualche dubbio sull’essere ben curati da un medico-cantante. Oggi invece, capita che più di qualche paziente venga ai miei concerti e poi mi dica di averlo fatto perché la nostra musica è terapeutica. E posso capirlo, perché durante i lunghi mesi della pandemia non si poteva in alcun modo suonare in pubblico, ma nemmeno, almeno per un periodo, fare le prove. In quel periodo, tra 2020 e 2021, ho sofferto tanto il fatto di non poter suonare e cantare. Poter poi riprendere è stata davvero una grande liberazione per tutto il gruppo e penso anche per i nostri fans che sempre ci seguono».

Il fan club
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Anche i Liveplay hanno i loro seguaci ufficiali: si tratta del “Liveplay fan club”, fondato sette anni fa da Luigi Lele Peraro, di Conselve, che ne è tuttora presidente. «Da sempre amo la musica dei Coldplay, parecchi anni fa seguivo una cover della Lombardia, poi ci siamo imbattuti nei Liveplay e posso dire che è stato davvero amore a prima vista – spiega Peraro – Enrico Coin, la voce della band, non manca mai di ringraziarci durante i concerti e questo da un lato fa piacere, dall’altro ci consente anche di raggiungere nuovi sostenitori». Gli aderenti al Liveplay fan club sono attualmente oltre 500, soprattutto nel Triveneto: a buona parte degli spettacoli sono presenti con costanza. Con loro si sta pensando ad una festa per promuovere il decennale della band.

Concerti in giro per il mondo, ma anche nei teatri

Hanno all’attivo oltre 500 concerti, Italia, Germania, Inghilterra, Francia, Austria, Lussemburgo, Olanda, Croazia, Slovenia, Svizzera, Malta, Slovacchia, Macedonia, Scozia, Slovacchia. Si esibiscono anche in teatro.

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