Dopo la campana di Padova... la Trasfigurazione arriva nella nuova chiesa di Qaraqosh, in Iraq, da Villa del Conte
Come un’avvincente saga composta da più parti e atti, questa storia si lega con la rocambolesca avventura della campana di ghisa (raccontata sulla Difesa del Popolo nel mese di novembre) partita da Torreglia, passata dalla città del Santo e arrivata nel campo profughi di Erbil, in Iraq, dove padre Yako e gli altri sfollati hanno vissuto in attesa di ricostruire una nuova esistenza spazzata via dallo Stato islamico. Oggi sono tornati a vivere a Qaraqosh, hanno una chiesa tutta loro e dietro l'altare splendono cinque formelle di terracotta che rievocano la Trasfigurazione di Gesù. Un dono di una scultrice padovana e un nuovo avvincente viaggio
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Dal campanile, eretto da poco, i rintocchi si espandono nell’aria e invitano la comunità ad accorrere nella nuova chiesa costruita in meno di un anno e simbolo di speranza in una terra martoriata dalla distruzione causata dal Daesh, più noto come Isis o Stato islamico. C’è da festeggiare un arrivo speciale a Qaraqosh, cittadina a maggioranza cristiana nel nord dell’Iraq, e padre Jalal Yako è lì che aspetta, con solennità e trepidazione, di mostrare ai suoi concittadini il nuovo dono ricevuto dall’Italia: cinque...