Tv2000 e Inblu2000. Nuovi loghi e nuovi programmi. Morgante (direttore): “Svolta digitale per il nostro gruppo”
Il sito web non sarà più solo la vetrina dei programmi dell'emittente della Cei, ma anche uno strumento di informazione originaria e di diffusione di nuovi contenuti dedicati
Tv2000 e InBlu2000 cambiano logo e avviano un processo per diventare una media company integrata con una forte propensione digitale. È la novità presentata stamane a Roma dalle due emittenti della Conferenza episcopale italiana che per l’occasione hanno lanciato il rebranding, il restyling del sito web, al quale si accompagna un rilancio e un maggiore utilizzo dei social. Un nuovo ecosistema digitale che comprende anche il nuovo payoff: Autentici per vocazione. È la prima tappa di un percorso che porta al Giubileo di Tv2000 e InBlu2000: a febbraio 2023 saranno 25 anni dalla nascita delle due emittenti Cei. Ne parliamo con il direttore, Vincenzo Morgante. “Non è un’operazione di restyling soltanto, ma è soprattutto una svolta per Tv2000 e Inblu Radio che rientrano nell’ecosistema digitale con una scelta consapevole. Potevamo continuare a essere soddisfatti dei risultati raggiunti. Invece abbiamo ritenuto giusto guardare con determinazione al futuro e quindi fare questa scelta sul versante del digitale dove eravamo indietro. La nostra è un’identità forte che vogliamo mettere a disposizione degli altri per continuare il nostro servizio alla Chiesa e all’Italia. Il senso del nuovo brand, invece, è l’orizzonte, con uno spicchio di luna che guarda a Oriente , che per noi cristiani ha una valenza importante”.
Quali sono le novità del palinsesto?
La seconda stagione di Canonico 2, serie tv con Michele La Ginestra; Pani e pesci, programma di “economia del Vangelo” con Luigino Bruni e Avanti il prossimo, talent di cucina etica nella logica del riciclo e di rifiuto dello spreco, con Tinto e Fede. Abbiamo una grande varietà sul versante dei documentari.
Quali novità riguardano l’informazione?
Vogliamo continuare a raccontare il mondo con speranza, attraverso un’informazione puntuale, rigorosa e mai scandalistica, capace, anche negli appuntamenti del Tg e dei Gr di leggere le notizie mettendo al centro l’uomo, i suoi bisogni, le sue fatiche, ma anche il suo coraggio e la sua generosità. Lo faremo, forti della libertà garantita dal nostro editore e con l’energia di un cambiamento importante ormai prossimo:
la costituzione di un’unica grande squadra giornalistica che vedrà riunite le redazioni del Tg2000 e del Giornale Radio.
Accanto alla informazione delle testate giornalistiche, i numerosi approfondimenti dei programmi quotidiani completeranno l’offerta informativa e di servizio. Non ci fermeremo alla notizia – che resta protagonista primaria dell’informazione – ma dedicheremo ancora più risorse all’approfondimento, aprendo spazi innovativi a reportage e documentari dall’Italia e dal mondo.
Cambia anche la vostra presenza nel mondo digitale…
Tutto lo sforzo creativo e produttivo messo in campo per la realizzazione di programmi vecchi e nuovi chiede un grande impegno sul fronte della comunicazione di supporto.
Per questo motivo, abbiamo pensato a un rinnovamento importante del nostro sito web: non sarà più solo la vetrina dei nostri programmi, ma anche uno strumento di informazione originaria e di diffusione di nuovi contenuti dedicati.
A completamento delle iniziative digitali, c’è anche il rilancio della nostra presenza sui social. Questo permetterà di assicurare un’offerta di informazione e di contenuti maggiormente capillare, integrata, circolare e sempre più aperta all’interazione.
Con l’obiettivo di raggiungere un pubblico nuovo…
Vogliamo continuare a coccolare il pubblico che da sempre ci segue. E guardare a un pubblico ancora più giovane. Pensiamo che la serietà dei nostri contenuti possa essere di interesse anche per le nuove generazioni, che si sono scocciate della superficialità e della banalità. Per noi è l’alba di un giorno nuovo. Un nuovo giorno per il rilancio di questo gruppo che gode della fiducia dei vescovi, della libertà che ci offrono, e vuole accompagnare la Chiesa, in questa fase legata al Sinodo in cui è ancora di più è chiamata a uscire dalle sagrestie e accompagnare gli uomini di questo tempo con uno spirito di curiosità.