Migranti. Il 3 ottobre al cinema per non dimenticare le stragi nel Mediterraneo
Sos Mediterranée organizza un evento europeo in occasione della Giornata della memoria: la proiezione in simultanea di un documentario, diretto da Madeleine Leroyer, sul naufragio dell'aprile 2015 a largo delle coste libiche
Il prossimo 3 ottobre, in decine di città italiane, svizzere, francesi e tedesche andrà in onda, simultaneamente, il documentario "Numero 387 - Scomparso nel Mediterraneo", promosso da Sos Mediterranée, l'organizzazione umanitaria europea per il salvataggio in mare. Con la regia di Madeleine Leroyer, il film ripercorre il meticoloso lavoro di donne e uomini che lottano per ristabilire l'identità delle persone morte nel naufragio del 18 aprile 2015, al largo delle coste libiche, dove persero la vita più di mille persone. La tragedia con più vittime nel Mediterraneo dalla seconda guerra mondiale.
"Nel film, una straordinaria squadra di coroner e umanitari, cerca di restituire un nome alle mille vittime del naufragio del 2015", spiega Leroyer. "Una ricerca continua a beneficio delle famiglie dei deceduti: oggi la lista delle persone che hanno perso la vita in quella tragedia conta 300 nomi. Trecento identità salvate dell'oblio".La scelta di proiettare il documentario il 3 ottobre non è casuale: proprio in quella data, infatti, nel 2013, un barcone stracolmo di persone si rovesciò a poco più di 500 metri dall'isola dei Conigli a Lampedusa. A perdere la vita furono 366 persone, per la maggioranza di nazionalità eritrea. Un avvenimento che scioccò profondamente l'opinione pubblica europea e che condusse alla creazione del progetto di soccorso "Mare Nostrum", poi dismesso nel 2014, e all'istituzione, nella data del 3 ottobre di ogni anno, della giornata della memoria e dell'accoglienza.
Dopo la proiezione del documentario, in ciascuna delle città è previsto un momento di dibattito con l'equipaggio, di mare e di terra, di Sos Mediterranée per portare le testimonianze dei tanti che lottano in mare ogni giorno per salvare delle vite.
Chiara Capuani