Dal “Turco” del ‘700 alla AI dei nostri giorni
Una delle meraviglie da ammirare, a fine ‘700, alla corte di Maria Teresa d’Austria era il “Turco”, un automa che comprendeva uno scatolone pieno di ingranaggi da cui spuntava fuori il busto di un uomo con il turbante.
Erano tanti gli automi dell’epoca, ma questo era speciale: 220 anni prima di Deep Blue dell’Ibm, il “Turco” batteva regolarmente i campioni di scacchi dell’epoca con poche e geniali mosse. Anche Napoleone Bonaparte perse contro di lui. Il “Turco” oggi non esiste più, distrutto nel 1854 da un incendio. Solo dopo la sua scomparsa i discendenti del suo creatore rivelarono il trucco: nessuna intelligenza artificiale ante litteram, soltanto una scacchiera magnetica, un intricato sistema leve e specchi, un nano nascosto...