On line la relazione del ministro dell'Interno
È on line la relazione del ministro dell'Interno sull’attività delle Commissioni per la gestione straordinaria degli enti sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso relativa all'anno 2017.
Nel 2017 è la Calabria la regione con il maggior numero di comuni, dodici, sciolti per mafia. Seguono la Campania con quattro, la Liguria con uno e la Puglia e la Sicilia con due.
Lo rivela la relazione del ministro dell'Interno sull’attività delle Commissioni per la gestione straordinaria degli enti sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso relativa all'anno 2017 .
Gli enti sciolti, oltre a presentare situazioni di "disordine amministrativo", versano in precarie condizioni finanziarie.
Nel 2017, il 9,5 per cento dei comuni sciolti per condizionamento e infiltrazione di tipo mafioso sono in condizioni di deficit finanziario e hanno, quindi, dichiarato il dissesto o si sono avvalsi della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Il dato appare particolarmente significativo se si considera che, in ambito nazionale, su 7.960 comuni, quelli che nel 2017 risultano in dissesto o in riequilibrio finanziario rappresentano appena lo 0,9 per cento.
Da un esame della localizzazione dei fenomeni di infiltrazione e condizionamento della criminalità organizzata nel tessuto politico dei comuni, emerge un trend in crescita nel nord del Paese.
Le indagini giudiziarie hanno accertato la delocalizzazione o la colonizzazione mafiosa, che conferma la presenza invasiva della criminalità organizzata nel Nord Italia, caratterizzata da una penetrante capacità di infiltrazione, soprattutto della ‘ndrangheta, nell’economia legale di comuni anche di piccole e medie dimensioni.
Comunicato stampa