Cosa succede se muoio senza aver ricevuto i sacramenti? La risposta
L’interrogativo tradisce una preoccupazione divenuta oramai rara, quella della vita dopo/oltre la morte. Chi si cura oggigiorno di cosa ne sarà di sé, una volta compiuto il proprio cammino sulla terra? Eppure è una questione seria.
Espressa nei termini classici, è la questione della salvezza/perdizione. Esplicitando l’interrogativo, la domanda è se la mancata ricezione dei sacramenti sia motivo di perdizione oppure no. Si potrebbe rispondere sbrigativamente, affermando che i sacramenti appartengono al regime storico della salvezza e dunque non incidono affatto su ciò che ne sarà di noi dopo la morte. Sono gesti storici, che segnalano in modo efficace una presenza particolare di Dio in momenti di passaggio o di difficoltà. Quando capitano “cose grandi”, che vanno al di là della nostra capacità di padroneggiare la situazione, invochiamo una protezione speciale da Dio, che ci promette il suo sostegno vigoroso. I sacramenti varrebbero dunque per la vita che va dalla nascita alla morte; per ciò che riguarda il dopo/oltre, è come se non avessero alcun valore. La risposta si fa invece più articolata e complessa, se iniziamo a chiederci cosa sia la vita dopo/oltre la morte. È qualcosa che prolunga all’infinito la vita cominciata nel tempo e di cui la morte rappresenta solo una tappa? Probabilmente no... È qualcosa del tutto nuovo, che inizia un attimo dopo la morte, senza alcun legame con ciò che precede? Nemmeno... È qualcosa che, pur immettendo in una dimensione altra di vita, affonda comunque le proprie radici nella vita terrena? Forse sì... In quest’ottica, la stessa vita sacramentale non è irrilevante per la vita dopo/oltre la morte. Nel senso non già che essa ne determini o meno la salvezza, bensì che quei gesti di vicinanza e presenza divina, che hanno scandito la propria vicenda terrena, impregnano anche la vita futura: la arricchiscono, impreziosendola di sensazioni, sentimenti, esperienze, pensieri, e soprattutto di legami tra persone e cose, che altrimenti mancherebbero.
don Alessio Dal Pozzolo
Docente di Teologia fondamentale Istituto Superiore di Scienze Religiose Mons. Arnoldo Onisto di Vicenza