Con i ragazzi, nuove domande

Bene, niente. Quanto volte ci capita di chiedere a un ragazzo o anche a un bambino: «Com’è andata a scuola?». Questa frase è la più ricorrente quando un genitore saluta suo figlio al termine delle lezioni. Ma cosa vogliamo veramente dire con questa frase? Cosa ci interessa sapere veramente? Le domande sono fatte per trovare delle risposte, che risposta ci attendiamo?

Con i ragazzi, nuove domande
Non credo di fare il sofista, quando pongo queste domande agli adulti che incontro nel mio lavoro. Se partiamo dall’idea che ci interessa sapere effettivamente come è andata quella mattina di impegno scolastico, credo dobbiamo essere più efficaci. Questo non lo dico io ma la banalità delle risposte a cui siamo abituati; infatti la risposta dei nostri ragazzi è: «Bene!». Allora noi continuiamo in una sorta di copione del giorno precedente e di quello successivo: «Cosa hai fatto?» o «Cosa è successo?». E la risposta...