Volontariato, dieci storie di giovani a Bergamo per immaginare il futuro

L'8 e il 9 ottobre 500 volontari e volontarie da tutta Italia si incontreranno in occasione di "Io dono così. Giovani che cambiano il mondo", tra i principali eventi di Bergamo Capitale Italiana del Volontariato 2022. Si confronteranno sulle loro esperienze di dono e produrranno 10 lettere per far sentire la loro voce alle istituzioni europee su temi fondamentali per il futuro del volontariato e delle proprie comunità

Volontariato, dieci storie di giovani a Bergamo per immaginare il futuro

Si impegnano in modo generoso e appassionato e donano il loro tempo agli altri: proteggono l’ambiente, si prendono cura dei beni comuni, sono protagonisti di progetti culturali e sociali che difendono i vulnerabili e li accompagnano in progetti di inclusione. Appassionano le persone con disabilità allo sport per promuovere la loro autonomia, aiutano i minori a rischio dispersione scolastica a fare i compiti e restare dentro i percorsi formativi.

I 500 giovani che con il loro dono cambiano l’Italia si troveranno a Bergamo l’8 e il 9 ottobre per raccontare, condividere le loro esperienze e scrivere 10 lettere all’Europa affinché ascolti la loro voce sui temi dell’ambiente e vita sulla terra, giustizia e legalità, parità di genere, pace e geopolitica, salute e benessere, investire sul territorio, cultura, cittadinanza e partecipazione, scelte e opportunità, esperienza del dono.

Io dono così. Giovani che cambiano il mondo” è uno degli eventi più importanti dell’anno di Bergamo Capitale Italiana del Volontariato: nella città lombarda arriveranno da tutta Italia per lavorare insieme e unire la loro voce. 500 ragazze e ragazzi che rappresentano solo la punta di un enorme iceberg di impegno sociale e civico spesso silenzioso, ma che dà speranza per il futuro dell’Italia.

LE STORIE DEI VOLONTARI
Come quello di Alessio Bouchiba che ha 26 anni, vive ad Asti e insegna italiano agli stranieri con l’associazione Noix de colà, “perché - racconta - la conoscenza della lingua migliora la loro vita e la gratitudine che leggo nei loro occhi per me è il dono più grande che possa ricevere”.
Doriana Sulla invece ha 24 anni e si sta laureando in servizi sociali. Dopo il tirocinio universitario all’Emporio Solidale di Parma ha deciso poi di rimanere come volontaria e si occupa in particolare di un progetto che aiuta i giovani scartati dalla società a ritrovare un lavoro e la loro strada.
Sara Iorio invece ne ha 21 di anni e insieme ad altri ragazzi e ragazze anima all’Aquila l’associazione Ju Parchetto con Noi che organizza giornate ecologiche di pulizia e raccolta rifiuti e altre iniziative sociali e culturali. “È un nostro modo per dire che L’Aquila è bella, c’è, esiste e soprattutto dopo il terremoto è ancora viva e i giovani possono fare la differenza e contribuire alla sua rinascita”. 
Elly Franceschini, 22 anni e una laurea in sociologia a Trento, insieme ad altre amiche e altri amici raffigura con poesie e murales storie di migranti da tutto il mondo. Jacopo Bergamasco invece è un ingegnere chimico di Padova che lavora a Bergamo e aiuta i senza tetto al dormitorio Il Galgario gestito dalla Caritas Diocesana di Bergamo. “Donare tempo agli altri - racconta - mi rende felice, un po' stancante a volte dopo giornate di lavoro intense, ma rigenerante allo stesso tempo".
Anche Ylenia Monesi, impiegata in un’azienda della provincia di Terni che si occupa di finanza agevolata, usa la sua competenza per gli altri: aiuta l’associazione Arciragazzi Casa del Sole a progettare e raccogliere fondi per attività a favore dei bambini.
È l’hockey su prato invece la passione di Andrea Nari, 26 anni, insegnante di matematica in un liceo scientifico. Fa parte dell’associazione fondata dai suoi genitori nel quartiere popolare di Buglio a Cairo Montenotte (Savona) che si chiama Pippo Vagabondo e coinvolge i ragazzi con disabilità in attività sportive e sociali. “Vedere ragazzi che prima non uscivano di casa partecipare a tre o quattro allenamenti a settimana e iniziare corsi di formazione per provare a lavorare è una sensazione difficile da descrivere”, racconta Andrea.
La musica è invece la passione di Gabriel Miletileccese di 29 anni che con l’associazione Youthmed porta nelle scuole i diritti e la Costituzione attraverso la trap e l’hip-pop. 
Roma invece Davide Notarantoio, anche lui ventinovenne, fa parte dell’associazione Cemea del Mezzogiorno che nel quartiere periferico di San Basilio combatte la dispersione scolastica.
Sergio Gambirasio invece ha solo 20 anni e collabora con Potatrek, un’associazione che attraverso un portale promuove l’ambiente e la montagna. “Perché – racconta - stare nella natura è un modo fondamentale per vivere bene, portare positività fra le persone che mi circondano”.

Sono solo 10 delle 500 storie che si intrecceranno a Bergamo l’8 e il 9 ottobre per ricordare all’Italia e all’Europa che con la cultura del dono e della solidarietà i giovani stanno già costruendo un futuro migliore

IL PROGRAMMA

L’iniziativa è promossa da Csv Bergamo Comune di Bergamo e CSVnet in occasione di Bergamo Capitale Italiana del Volontariato 2022, realizzata in collaborazione con CSVnet Lombardia, Diocesi di Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca, Provincia di Bergamo e Università degli Studi di Bergamo.

La due giorni si apre sabato mattina alle 11 nella Tensostruttura di Piazzale degli Alpini messa a disposizione dall’associazione Bergamo Scienza: qui i giovani volontari incontreranno lo scrittore e giornalista Roberto Saviano, che porterà la sua testimonianza dal titolo “Scegliere il coraggio” e che dialogherà con loro partendo dal suo ultimo libro “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone il romanzo” in cui mette al centro proprio il coraggio e la scelta volontaria.

Nel pomeriggio di sabato 8 ottobre e nella mattinata di domenica 9 ottobre i giovani si divideranno in dieci laboratori tematici, dove guidati dal Teatro dell’Argine produrranno altrettante “Lettere all’Europa” per proporre piste di lavoro che contribuiscano a costruire un futuro migliore per le nostre comunità. I laboratori saranno arricchiti dai contributi video di Franco Arminio, Carola Carazzone, Giulia Cicoli, Gabriella Civico, Gherardo Colombo, Cinzia Di Stasio, Enrico Gentina, Chiara Giaccardi, Sofia Goggia, Jennifer Guerra, Antonio Loffredo, Stefano Mancuso, Francesco Micheli, Simone Moro, Barbara Nappini, Valerio Nicolosi, Alice Pomiati, Lejla Šehić Relić, Giovanni Rende, Carlo Roccafiorita, Rosy Russo, Lorenzo Sanua, Arianna Scommegna, progetto "Senza Rossetto", Alex Zanotelli.

Domenica 9 ottobre alle 14.00 nell’Auditorium del Seminario Vescovile è in programma il momento di chiusura della due giorni, quando i giovani consegneranno le dieci “Lettere all’Europa” agli enti e alle istituzioni che hanno promosso l’iniziativa. A tirare le conclusioni saranno la presidente di CSVnet Chiara Tommasini e il Presidente di Csv Bergamo Oscar Bianchi. Modera la giornalista Elisabetta Soglio di Corriere della Sera.

"In questo anno in cui Bergamo è Capitale Italiana del Volontariato non potevamo non pensare ai giovani, che rappresentano il futuro del nostro Paese e del volontariato stesso. Un futuro che stanno contribuendo a scrivere già oggi con le loro azioni quotidiane – ha spiegato il Presidente di Csv Bergamo, Oscar Bianchi -. Per questo insieme al Comune di Bergamo, a CSVnet e agli altri partner della rete abbiamo pensato di dedicare proprio a loro una delle tappe principali del nostro percorso di Capitale. I protagonisti della due giorni saranno loro, noi ci metteremo in ascolto per raccogliere spunti e proposte su cui poter poi lavorare insieme per costruire il futuro del volontariato".

La presidente di CSVnet, Chiara Tommasini, ha poi aggiunto: "Sono i giovani i protagonisti di questo che è uno degli eventi più densi di significato dell'anno di Bergamo Capitale Italiana del Volontariato. Rappresentano un'energia vitale che tutti noi abbiamo il compito di valorizzare e rendere visibile per mostrare al Paese che esiste una quota importante di ragazze e ragazzi che si rimboccano le maniche e si prendono cura degli altri e dei beni comuni. La loro presenza a Bergamo è frutto del lavoro di tutti i 48 Centri di servizio per il volontariato italiani e ad ognuno di loro, e al Csv di Bergamo che ha reso possibile questo evento, va la nostra gratitudine per averli coinvolti e motivati a unirsi e a far sentire la propria voce".

L’evento è possibile grazie al sostegno e al contributo di: Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo, Conad Centro Nord, Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Fra.mar, ATB e TEB, Eicom, Power.it, Istituto Italiano della Donazione.

L’iniziativa ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica e il Patronato della Presidenza di Regione Lombardia.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)